Centro islamico Fidenza, Lega: “Possibile moschea abusiva”

Per quest’anno, gli islamici del territorio di Fidenza e dintorni pregheranno ancora al Palazzetto dello sport, ma c’è da giurare che sarà l’ultima. Perché il nuovo centro “culturale islamico”, costruito nel più totale silenzio delle istituzioni e aggirando le più elementari norme, verrà impiegato per qualcosa di diverso. Ne è sicura anche la Lega Nord sezione di Fidenza, che mette in guardia su quello che potrà succedere a breve.

La storia di come è nata questa fantomatica sede del centro culturale islamico è nota – dicono gli esponenti fidentini del Carroccio – In un’area industriale, un privato aveva avanzato la richiesta di costruire uno stabile da adibire a centro elaborazione dati, ma in maniera quanto meno sospetta, perché era stato già registrato un preliminare di compravendita con l’Associazione Ennour.

Infatti, dopo l’inizio dei lavori, è stata perfezionata la compravendita con acquirente ovviamente Ennour che potrà tranquillamente usufruire del beneficio previsto dalle leggi regionali per cui le associazioni di promozione sociale possono avere le loro sedi in immobili con diversa destinazione urbanistica purché siano rispettate le norme igieniche e di sicurezza e le attività diverse da quelle di promozione sociale siano strumentali o accessorie. Se fin dall’inizio fosse stato chiaro che non si sarebbe costruito un centro elaborazione dati ma una sede di un centro culturale islamico con una stanza di 260 mq capace di ospitare 400 persone forse il costruttore avrebbe dovuto provvedere a qualche onere di urbanizzazione ulteriore soprattutto i parcheggi di cui quell’area non è dotata.

Ma il punto più importante è un altro. Il Comune di Fidenza ritiene di avere verificato la conformità igienico-sanitaria i requisiti di sicurezza dell’immobile, in merito “all’uso privato” che se ne intende fare dichiaratamente. Non sappiamo – incalza la Lega fidentina – se effettivamente sarà poi così, visto che esperienze simili mostrano un esodo di fedeli musulmani in questi centri culturali che è spiegabile solo per la pratica del culto islamico, che non può essere però considerata attività accessoria o strumentale a quella di promozione sociale.

In pratica, quindi, se il luogo sarà adibito, come molto probabilmente avverrà, a moschea dove si celebreranno i riti dell’Islam sarà tutto illegale. Per di più, si aggiunge la preoccupazione della gente e una petizione che avrebbe iniziato a circolare contro quella che esplicitamente viene definita come nuova “moschea”. Nei confronti della quale ci si era mossi anche con una forma di “raccolta di fondi online” circolata su Facebook e dalla quale “Ennour” si era dissociata.

Chiediamo al Comune di intensificare i controlli, in particolare quando i lavori saranno terminati – avverte la Lega – Perché il parcheggio e lo spazio in cui si trova questo stabile non sono idonei ad un concentramento massiccio di persone, ed inoltre perché la sede di un’associazione di promozione sociale non può essere utilizzata come una “moschea”. Magari ospitando qualche imam che diffonda strani proseliti, come troppo spesso abbiamo visto in questi anni nel nostro Paese.

Lega Nord Fidenza


La raccolte firme di cui ha dato notizia la stampa dimostra che la città sta seguendo con ansia l’iter che porterà alla nascita della nuova enorme sede dell’associazione di promozione sociale Ennour. I fidentini sono sempre più preoccupati per l’effettivo utilizzo che verrà fatto di questa struttura.

Leggo anche della disponibilità dell’associazione Ennour a firmare la petizione: bene, li aspettiamo al più presto per la firma. In un periodo storico segnato dal terrorismo di matrice islamica, le preoccupazioni e i dubbi sono legittimi, alimentati dal fatto che l’iter è andato avanti nel silenzio e dal volantino che parlava esplicitamente di “moschea di Fidenza”.

Nonostante Ennour si sia dissociata, rimane il fatto che il volantino è stato scritto e diffuso. Fino ad oggi Ennour aveva risposto in malo modo alle nostre richieste di chiarimento, tenendo un atteggiamento che aveva contribuito ad alimentare i dubbi che non sono soltanto miei o dei consiglieri di opposizione ma sono anche dei tanti fidentini che hanno firmato, mettendoci la faccia, per dire no a qualsiasi utilizzo improprio della nuova sede di Ennour.

Come ben sappiamo tutti, sono numerosi in Italia i casi di sedi di associazione di promozione sociale poi utilizzate per riti religiosi, vale a dire come moschee. Mi auguro che non sia questo il caso di Fidenza. C’è un solo modo per garantirli: controlli frequenti e rigorosi per verificare che la legge venga rispettata. Quest’anno la comunità islamica fidentina ha chiesto l’utilizzo del palazzetto dello sport per il Ramadan. Sarà così anche il prossimo anno?

Francesca Gambarini

Capogruppo Forza Italia

lombatti_mar24