Pedemontana, l’Unione che vuole crescere

Aperto il dibattito sulle nuovi funzioni che potrebbero esserle trasferite dai Comuni, come Turismo, Ambiente e Servizi Educativi. E c’è chi inizia a parlare di fusione

Sono passati otto anni da quando i Comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo sono convolati a nozze dando vita all’Unione Pedemontana Parmense. Ora è giunto il momento di darle nuovo slancio, affidandole nuove funzioni per continuare quella che il suo vicepresidente e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi definisce una forma di governo «virtuosa».

Il dibattito si è aperto nella serata di giovedì 8 giugno, nel corso di una “Conferenza programmatica” tra i sindaci, gli assessori e i consiglieri dei cinque Comuni, durante la quale, a proposito dei compiti che potrebbero essere trasferiti, si è parlato di Turismo, Tributi, Ambiente e Servizi educativi. Qualcuno si è spinto oltre, auspicando la gestione unificata dell’urbanistica o arrivando a ipotizzare la “fusione” dei Comuni, parola che non è più un tabù.

«Questa Unione funziona – ha esordito il presidente e sindaco di Montechiarugolo Luigi Buriola – ma dobbiamo pensare al futuro, a quali possono essere le prospettive e ragionare a trecentosessanta gradi». E che funzioni veramente lo testimoniano i numeri messi sul tavolo da Bianchi, assessore alla Programmazione finanziaria e al Personale. «Il bilancio consolidato dei cinque Comuni, di Pedemontana Sociale e dell’Unione, mostra che tra il 2013 e il 2016 sono stati risparmiati 4 milioni di euro di spesa – ha sottolineato –, passando da 49 milioni a 45. Anche per quel che riguarda il numero dei dipendenti, dai 345 di quattro anni fa siamo scesi a 327». Risparmi inversamente proporzionali al numero e alla qualità dei servizi, in costante aumento. Un esempio per tutti, le 2.435 famiglie assistite in vario modo da Pedemontana Sociale, il 10 per cento di quelle che vivono nei cinque comuni.

La prima a rompere il ghiaccio sulle funzioni da trasferire è stata il sindaco di Felino Elisa Leoni: «Abbiamo approvato uno studio di fattibilità sul turismo e stiamo andando avanti – ha affermato Leoni, che è anche assessore dell’Unione alla Sicurezza –. C’è poi il progetto per la gestione unificata dei tributi e anche l’Ambiente potrebbe essere un tema da sviluppare, così come la Cultura e una parte dei Servizi Educativi. L’Unione ha dimostrato come lavorare insieme sia l’unico modo di attuare politiche di governo sul territorio. E il futuro – ha concluso – parte dalla forte condivisione che c’è oggi sulle attività gestite in maniera unificata».

Lo “stare insieme” piace anche al sindaco di Traversetolo Simone Dall’Orto. L’unico primo cittadino della Lega Nord in mezzo ai colleghi di centrosinistra, ha sottolineato come le Unioni, «a differenza delle fusioni che sono fallimentari», siano «un’opportunità per lavorare insieme, soprattutto se non sono monocolori». Dall’Orto, che siede nella Giunta con le deleghe alla Pianificazione Territoriale, Ambiente e Infrastrutture, ha spiegato che ci sono temi, come il turismo, che possono essere delle opportunità e ha speso parole di apprezzamento verso l’implementazione del sistema di videosorveglianza e la volontà di creare un fondo di solidarietà per aiutare i Comuni che dovessero trovarsi ad affrontare spese impreviste.

A chiudere gli interventi della Giunta Pedemontana è stato il sindaco di Sala Baganza Aldo Spina, assessore ai Servizi alla Persona. «Stiamo costruendo un’esperienza significativa – ha ricordato –. In Regione non ci sono tante realtà come la nostra e l’operare insieme fa la differenza: il nostro territorio ha potuto sviluppare delle professionalità che altrimenti non si sarebbe potuto permettere». Marco Franceschini, presidente del Consiglio pedemontano, ha espresso la necessità di un maggior coinvolgimento di tutti gli amministratori e dei cittadini sul tema dell’Unione, mentre Norberto Vignali, consigliere salese e dell’Unione che siede nel board del SERN, il network tra Svezia ed Emilia-Romagna, ha ipotizzato la creazione di un “Ufficio Europa”, che potrebbe ritrovarsi ogni quindici giorni per discutere dei progetti che emergono in ambito continentale.

I suggerimenti più “audaci” sono arrivati dai consiglieri Franco Ceccarini (Collecchio e Unione) e Michele Ziveri (Traversetolo). Ceccarini ha parlato della necessità di trasferire deleghe «pesanti», per dare più forza e visibilità all’Unione, come l’Urbanistica. Ziveri, invece, ha chiesto se non sia il caso di procedere con la fusione, visto che con il conferimento di altre funzioni, i Comuni verranno «smantellati».  “Se stiamo insieme ci sarà un perché”, canta Cocciante. Un perché che gli amministratori della Pedemontana hanno capito benissimo.

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