Politiche giovanili in Pedemontana, esempio per la regione

C’era anche un pezzo di Pedemontana Sociale, agli “Stati Generali” delle Politiche giovanili che la Regione Emilia-Romagna ha voluto convocare nella Casa della Cultura a Marzabotto lo scorso 7 giugno, per un confronto e la condivisione dei progetti più innovativi tra amministratori e operatori. Portabandiera dei cinque Comuni dell’Unione e dell’intero Distretto Sud Est è stato Federico Manfredi, Responsabile dell’Area Minori e Famiglie dell’Azienda che gestisce i Servizi alla persona per Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo.
Un invito che è “figlio” della visita, lo scorso 11 maggio, dell’Assessore regionale alla Cultura e Politiche Giovanili Massimo Mezzetti a Collecchio e Sala Baganza, dove ha potuto osservare la vivacità e i progetti all’avanguardia messi in campo da Pedemontana Sociale. E Manfredi ha illustrato proprio uno di questi progetti, chiamato “Gate”, che oltre ad essere l’acronimo di Giovani Attivi sul Territorio, nella sua accezione anglosassone è un “cancello” da aprire tra i giovani e la comunità in cui vivono. “Gate” promuove la diffusione delle nuove tecnologie, «perché è grazie ad esse che ci avviciniamo ai giovani – spiega Manfredi – offrendo loro ciò che maggiormente gli interessa: ad esempio attraverso la formazione all’uso e alla gestione di una webradio, oppure della programmazione con launchpad per la produzione di musica elettronica. I nostri progetti per i giovani – prosegue – sono caratterizzati innanzitutto dal tema del tempo e delle relazioni, perché con i ragazzi bisogna avere tempo per costruire un legame che li renda riconosciuti dentro al centro aggregativo o all’attività di educativa di strada. Inoltre crediamo molto nella progettazione partecipata, cioè nel fatto che vadano ascoltati e accompagnati in un percorso che li vede responsabilizzarsi e motivarsi nel fare le cose. Il nostro è un territorio di 48mila abitanti circa – osserva il responsabile Area minori e famiglie di Pedemontana Sociale – e grazie a queste iniziative siamo riusciti a far sì che i ragazzi rimangano legati ad esso, in quanto vi si riconoscono. In questo modo evitiamo la loro dispersione, cosa che normalmente avviene con l’adolescenza e la giovane età. Infine, per noi sono importantissimi i temi della “fluidità” e della “interconnessione”. I giovani si spostano e si muovono e quindi dobbiamo avere più punti ai quali possono accedere e trovare i vari servizi pensati per loro. Una rete che abbiamo realizzato creando degli spazi in tutti i comuni della Pedemontana, ognuno con le sue peculiarità, per dare un’offerta attrattiva e variegata».
L’assessore ai Servizi alla Persona dell’Unione, il sindaco di Sala Baganza Aldo Spina, esprime «grande soddisfazione per questo invito, che da un lato testimonia la qualità delle esperienze che stiamo sviluppando e dall’altro il fatto che queste esperienze siano ben incardinate in un percorso regionale che guarda ai progetti più avanzati e innovativi. Si tratta insomma di un riconoscimento all’attività svolta – chiosa Spina – grazie anche alla crescita delle professionalità sul territorio che hanno ricadute interessanti su un’ulteriore qualità dei servizi».

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