Crisi idrica: Iren rinnova l’invito a non sprecare l’acqua

Il protrarsi della stagione siccitosa, che perdura da diversi mesi, per la quale la Regione Emilia Romagna ha richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza, consiglia di non sprecare l’acqua potabile e cercare di limitare i consumi. Iren – gestore delle reti idriche – raccomanda di adottare un consumo responsabile dell’acqua per evitare sprechi invitando a NON utilizzare l’acqua del rubinetto per esigenze diverse da quelle destinate al consumo umano, alimentare e per l’igiene personale.

In particolare si raccomanda di limitare l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto per l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini, prati e campi sportivi, per il lavaggio delle aree cortilizie e dei piazzali, e per il lavaggio dei veicoli e di rispettare le ordinanze di limitazione dell’utilizzo dell’acqua emanate dalle Autorità competenti.

Al riguardo si consigliano piccoli comportamenti utili che tutti possono seguire al fine razionalizzare l’utilizzo ed evitare gli sprechi:

• usare i frangigetto. Basta applicare questi dispositivi al rubinetto per ottenere un notevole risparmio d’acqua: ben 6.000 litri d’acqua in una famiglia di tre persone all’anno;
• fare attenzione alle perdite e controllare gli impianti. Riparare tempestivamente un rubinetto che gocciola o un water che perde può far risparmiare in un anno una notevole quantità d’acqua: 21.000 litri circa per le perdite dal rubinetto e 52.000 litri circa bloccando il lento ma costante fluire dell’acqua dal water;
• nelle operazioni di lavaggio dei piatti o in quelle di igiene personale è buona norma non lasciare che l’acqua scorra inutilmente; in questo modo è possibile risparmiare circa 2.500 litri di acqua per persona all’anno;
• è meglio conservare qualche bottiglia di acqua nel frigorifero piuttosto che fare scorrere l’acqua del rubinetto sino a quando diventa fresca;
• far funzionare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico così da favorire il risparmio di circa 8.200 litri per una famiglia ‘tipo’ di 3 persone all’anno e ridurre anche i consumi di energia elettrica.
• rIutilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare i fiori e le piante, raccogliendola in appositi contenitori.

Un comportamento che contempla un consumo responsabile dell’acqua potabile è un atto di civiltà.

Ufficio stampa Iren

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