Aceto balsamico, Romanini: “Quello trentino non è tradizionale”

“La risposta del Sottosegretario all’interrogazione che avevamo presentato nelle scorse settimane al Ministero delle Politiche Agricole è netta e non lascia spazio a interpretazioni: il prodotto ‘aceto balsamico trentino’ non è stato inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (diciassettesima revisione) di prossima emanazione. È una notizia che accogliamo positivamente perché riconosce la specificità dell’aceto balsamico Dop e Igp della tradizione acetaia emiliana e conferma il valore delle produzioni di qualità certificate italiane”.
Lo ha dichiarato il deputato Giuseppe Romanini, componente della Commissione Agricoltura e primo firmatario dell’interrogazione sottoscritta da numerosi parlamentari emiliani tra questi Baruffi e Ghizzoni di Modena, Incerti, Gandolfi e Marchi di Reggio Emilia.
“Con la nostra interrogazione non volevamo né limitarci alla rivendicazione di interessi locali né alimentare una contrapposizione territoriale. L’obiettivo, che possiamo dire raggiunto, era quello di richiamare l’attenzione del Governo sull’inopportunità di derogare al rigore e alla serietà con i quali vengono riconosciuti gli elementi di tradizionalità di produzione delle nostre specialità territoriali che vedono nei marchi di qualità il loro formale riconoscimento – ha spiegato Romanini in sede di replica alla risposta del Sottosegretario – quella del Ministero è quindi una decisione di serietà e buon senso che conferma l’impegno per la difesa del made in Italy e la valorizzazione di quell’agroalimentare italiano conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo”.

 

lombatti_mar24