“Les fleurs animées” di Grandville sabato al Giardino Ducale

Sabato 23 settembre, alle ore 11, riapre la serra storica del Giardino Ducale, recentemente restaurata e rinnovata grazie al sostegno del Comune di Parma e della Fondazione Cariparma, dove tornano a dimora le piantine di Violetta di Parma.

Per l’occasione all’interno della serra e negli spazi della Biblioteca di Alice si inaugura, a cura di Parma Color Viola, la mostra “Les fleurs animées” di J.I. Grandville, illustratore fra i più fantasiosi e innovativi dell’Ottocento francese. La raccolta che dà il titolo alla mostra è dedicata alle splendide rappresentazioni antropomorfe dei fiori come espressione di sentimenti ed emozioni.

L’ultima opera di Grandville “Les Fleurs animées”, pubblicata nel 1847 – anno della sua morte – è dedicata ai fiori e alle piante interpretate da figure animate. L’opera in due volumi con 52 tavole litografate e con simpatici racconti di Taxile Delord esprime sentimenti ed emozioni descrivendo la delicatezza del fiore d’arancio e del gelsomino, il profumo della viola, il fascino del tulipano e della pensée, la tenerezza della primula e del bucaneve. Riesce a trasformare in personaggi viventi una serie straordinaria di fiori e piante conferendo a ciascuno i caratteri distintivi dell’indole e delle proprietà del fiore stesso dando vita a una affascinante e fantasiosa galleria di figure antropomorfe.

La modernità che emerge nella raccolta de “Les Fleurs animées” ha superato i limiti dell’arte grafica e ha influenzato la nostra cultura dell’immagine. L’ingegno creativo e l’umorismo raffinato espresso nelle illustrazioni di Grandville ha la capacità di affascinare e meravigliare non solo un pubblico adulto ma anche i visitatori più piccoli. La mostra resterà aperta da sabato 23 settembre fino a sabato 28 ottobre.

Inoltre, a partire dal weekend del 23 e 24 settembre alla Biblioteca di Alice,riprenderanno, per tre weekend fino a metà ottobre, anche i corsi di disegno botanico e di osservazione scientifica, a cura di Maria Elena Ferrari e Livia Ottaviani, promossi dall’Associazione “Parma Color Viola”.

J.I Grandville

Jean Ignace Isidore Gèrard nasce a Nancy il 13 settembre 1803 in una famiglia di artisti e commedianti: sarà uno degli artisti più fantasiosi e creativi dell’Ottocento francese noto con lo pseudonimo di Grandville. Giocano alla sua formazione l’influenza dell’arte teatrale delle opere di Callot, la moda delle caricature in voga in Inghilterra e la nuova tecnica di stampa della litografia.

Trasferitosi a Parigi all’età di ventun anni Grandville pubblica diverse opere fra cui la più importante rimane Les Metamorphoses du jour. Al disegno accompagna volentieri il gioco ironico delle parole per descrivere i suoi personaggi. La sua arte consiste principalmente nel fare uso delle metafore animali: fare la parte del leone, pavoneggiarsi, avere il carattere di un’orso, essere una vipera, scimmiottare descrivendo così le diverse situazioni della variegata commedia umana. Crea una zoomorfosi tutta sua, arricchendola con uno stile personalissimo, moralizzatore, sagace e satirico. Il bel mondo, la società corrotta, la giustizia ingiusta sono i temi dominanti e le vittime dei suoi disegni.

Pubblica in seguito la straordinaria e modernissima opera “Un autre monde” un mondo fantasmagorico con visioni cosmiche in perenne trasformazione che ha ispirato molti artisti dai surrealisti ai contemporanei fra i quali Max Ernst, Cesar, Jan Fabre, Odilon Redon e che sembra già il programma per il Futurismo del primo Novecento.

Il successo riscontrato dalle sue opere convincerà molti editori di periodici come La Silhoutte, L‘Artiste, La Caricature a chiedere la sua collaborazione. Quando durante il regno di Luigi Filippo verrà promulgata una legge che richiedeva l’autorizzazione per la pubblicazione dei disegni e delle caricature Grandville si rivolgerà quasi esclusivamente all’illustrazione dei libri di importanti autori come Honoré de Balzac, La Fontaine per le favole, Cervantes per Don Quichotte, Swift per les voyages de Gulliver, Daniel Defoe per Robinson Crusoe opere che gli consentono un alto grado di espressione grafica.

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