Pubblicato uno studio dell’Università di Parma sulle aflatossine

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma, insieme ai colleghi di Brescia, ha pubblicato il lavoro “Thiosemicarbazone scaffold for the design of antifungal and antiaflatoxigenic agents: evaluation of ligands and related copper complexes” sulla prestigiosa rivista Scientific Reports.

Nel lavoro si studiano le proprietà antifungine e in particolare anti-aflatoxigeniche di una classe di molecole, i tiosemicarbazoni, e dei loro complessi metallici. Le aflatossine sono un gruppo di tossine prodotte da funghi del genere Aspergillus(A. flavus e A. parasiticus); sono a rischio di contaminazione da parte di tali tossine tutte le colture che sono alla base dell’alimentazione umana e animale, come i cereali. La presenza di aflatossine negli alimenti è nociva, perché queste hanno effetti mutageni e teratogeni, attività estrogenica, effetti a livello gastrointestinale, renale ed epatico. Le aflatossine tendono inoltre ad accumularsi nel latte e nel formaggio.

Il tema del controllo delle aflatossine è di grande attualità: anche recentemente, nel 2016, gravi episodi di inquinamento da aflatossine hanno scosso l’opinione pubblica, portando a sequestri di latte e formaggio contaminati.

Il lavoro è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto biennale N. 2014-0555.

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