29 settembre 1983: Il grande freddo esce negli Stati Uniti

Il 29 settembre 1983 esce negli Stati Uniti Il grande freddo. Il film di Lawrence Kasdan è uno spaccato della generazione del Sessantotto e della contestazione giovanile.

Per il funerale di Alex Marshall, suicidatosi senza motivo apparente, nella villa del vecchio compagno Harold e della moglie Sara, viene invitato un gruppo di ex compagni di college. Dopo avere condiviso i sogni e le aspirazioni negli anni sessanta, gli amici si sono persi di vista per circa quindici anni e si ritrovano all’inizio degli anni ottanta, cambiati nelle aspirazioni e nelle aspettative.

L’incontro è l’occasione per ricordare i sogni della giovinezza e confrontarli con il presente, ristabilire rapporti e crearne di nuovi: Karen, delusa dal proprio matrimonio con Richard, ravviva una vecchia e latente fiamma con Sam, attore fresco di divorzio; Michael, logorroico giornalista scandalistico, tenta senza successo d’offrirsi a tutte le donne disponibili; la giovane Chloe, ragazza di Alex, forse troverà un nuovo amore in Nick, psicologo introverso e segnato dall’esperienza in Vietnam e dalla droga; l’avvocatessa rampante Meg, che desidera un figlio ma non ha un compagno, forse l’avrà da Harold, con la complicità di Sarah, che si sente ancora in colpa per avere tradito il marito cinque anni prima con Alex.

Il suicida, del quale si intravedono solo i polsi tagliati durante la scena iniziale della “vestizione” del corpo, è interpretato da Kevin Costner, la cui parte (doveva interpretare dei flashbacks) venne tagliata in sede di montaggio.
Il film costituì un formidabile trampolino di lancio per le carriere di alcuni degli interpreti: Tom Berenger, Glenn Close, Jeff Goldblum, William Hurt e Kevin Kline.

La colonna sonora racchiude alcuni dei grandi successi americani degli anni sessanta, in particolare dell’etichetta soul Motown, ed è stata scelta dal regista e dalla moglie.

Nella scena del funerale in chiesa, il brano eseguito all’organo da Karen (il personaggio interpretato da JoBeth Williams), che poi si evolve nell’originale è You Can’t Always Get What You Want dei Rolling Stones; a differenza della versione strumentale, quella del gruppo inglese non è mai stata inclusa ufficialmente nelle varie edizioni della colonna sonora, pubblicate attraverso gli anni. Un altro brano sempre rimasto tralasciato da ogni versione è Quicksilver Girl della Steve Miller Band.

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