Martedì 3 ottobre parte il corso di Telefono Amico

“Se ti racconti a voci complici, i pesi si dividono a metà…”, dice il cantautore Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo, nella sua ultima canzone, “Chiamami”, scelta come inno dall’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia Onlus. Dividere i pesi di chi chiama a metà, è anche l’obiettivo del Telefono amico di Parma, che fa parte della rete di centri dell’associazione nazionale.

Da 28 anni, il servizio di volontariato dell’Assistenza Pubblica Parma Onlus offre uno spazio di ascolto telefonico a tutti coloro che abbiano voglia di parlare e di confrontarsi sulle tematiche più disparate, che possono riguardare la sfera personale, emozionale, lavorativa o famigliare.

Chiunque desideri diventare una voce complice, si segni questa data: martedì 3 ottobre 2017. Alle ore 20.45, all’Auditorium dell’Assistenza Pubblica Parma Onlus (Viale Gorizia, 2/A), si terrà una serata di presentazione di Telefono amico, rivolta agli aspiranti operatori e a tutta la cittadinanza. Interverranno Luca Bellingeri e Andrea Camin, Presidente della Pubblica e Comandante del Corpo militi volontari, e lo psicologo Alberto Cortesi, che condurrà il corso di prima formazione per coloro che sceglieranno di impegnarsi in questo servizio.

«Il volontario ideale – spiega Francesca Anedda, consigliere della Pubblica con delega al Telefono amico – non necessita solo di tempo libero e buona volontà, ma anche di una naturale predisposizione all’ascolto e al dialogo e di un’innata apertura al confronto. Il suo compito non è quello di dare consigli o di risolvere problemi, ma di offrire il proprio ascolto alle persone che chiamano per accompagnarle nel dialogo e nella riflessione interiore, ponendosi in una relazione alla pari con chi chiama, basata su anonimato reciproco, accoglienza, rispetto, fiducia e attenzione partecipata».

Il Telefono amico, che risponde tutti i giorni dell’anno, feste comprese, allo 0521.284344 (orari: lunedì 17-20; martedì 20-23; mercoledì-domenica 17-23), conta circa trenta operatori – uomini e donne, di diverse età, estrazione sociale, cultura, formazione e professione – e due linee telefoniche. Nel corso del 2016, il servizio ha ricevuto 6.231 chiamate, per un totale di 1.225 ore trascorse al telefono.

Per diventare volontari, occorre partecipare a un corso formativo di 12 incontri, gestito da un formatore professionista. Sono previste lezioni frontali, ma anche esperienze concrete, in cui si affronteranno i temi della comunicazione e dell’ascolto attivo. Il ciclo d’incontri sarà preceduto da un colloquio individuale e si concluderà con un’autovalutazione finale, superata la quale, i partecipanti potranno entrare in servizio. Durante l’attività, i volontari saranno accompagnati da incontri seminariali e di documentazione e da una formazione permanente, gestita da psicologi professionisti, con l’obiettivo di fornire il supporto psicologico necessario a migliorare nel tempo la qualità dell’ascolto offerto.

lombatti_mar24