“Parma io ci sto” è al lavoro: quattro i progetti avviati. INTERVISTA al Presidente Alessandro Chiesi

L’Associazione “Parma, io ci sto!” è al lavoro.

Fondata l’anno scorso dai promotori Alessandro Chiesi, Guido Barilla, Andrea Pontremoli, l’Unione Parmense degli Industriali e la Fondazione Cariparma, all’associazione si sono poi aggiunti molti altri firmatari che hanno aderito e sottoscritto il “Manifesto per Parma” per una rinascita della città.

La costituzione di “Parma io ci sto” aveva suscitato reazioni in tutti gli ambiti della società cittadina.

A distanza di un anno e mezzo dal suo lancio, l’associazione ha confermato le finalità per la quale era nata: “Realizzare progetti, far parlare in positivo della città fuori da Parma, favorire collaborazioni. Lo abbiamo fatto con il lavoro di squadra del sistema dei ‘petali’ (agroalimentare, cultura e musica, turismo e tempo libero, innovazione e formazione)” dichiara il Presidente Alessandro Chiesi a ParmaDaily che lo ha intervistato.

Una settimana fa l’associazione “Parma io ci sto” ha presentato il cortometraggio d’autore “L’ultima notte” sulla Camera di San Paolo.  “La camera dell’appartamento della Badessa in San Paolo è un’opera d’arte straordinaria del Correggio e di Parma. Un capolavoro presente nella nostra città, non conosciuto come meriterebbe. Questo video, che può essere diffuso nelle più varie modalità on e off line, rappresenta un importante strumento di promozione turistica per Parma” spiega il presidente Alessandro Chiesi. “Il cortometraggio racconta le emozioni più intime del Correggio provate la notte prima di consegnare alla Badessa il lavoro che gli ha commissionato: affrescare il soffitto a volte di una delle stanze del suo convento a Parma. Quella notte, appena prima di scattarsi per sempre dalla sua creazione, l’artista comprende che quel lavoro ha lasciato qualcosa di nuovo dentro di lui che si porterà dentro per sempre.”

Questa alla Camera di San Paolo è stata l’ultima tappa di “Parma, io ci sto!”. La prima è stata la presentazione dell’associazione al Teatro Regio.
“Sì, al Regio abbiamo coinvolto tanti testimonial fuori dall’ambiente da cui provenivano i promotori, ovvero il mondo dell’impresa. Nelle settimane successive abbiamo incontrato le Istituzioni. Quell’evento, giustissimo perchè è con esse che dobbiamo lavorare, creò tante aspettative.”

Già, anche all’interno della politica locale non sono mancate le dietrologie.

Noi non abbiamo pensato nemmeno per un secondo di fondare un movimento. Come i nostri comportamenti hanno poi confermato. Noi stiamo e desideriamo lavorare con chiunque abbia buona volontà, capacità e buona fede. Sarà perchè faccio un altro lavoro, ho scoperto che è complesso comunicare un’iniziativa come quella di “Parma io ci sto!” Probabilmente il modo migliore è quello di far parlare i fatti. Che valgono di più di mille parole.

Esatto. Nel concreto cos’ha fatto fin qui “Parma io ci sto”, oltre al video della Camera di San Paolo?

Il primo progetto, Verdi Off, lo abbiamo acceso – con le risorse della associazione – l’anno scorso insieme al Teatro Regio e al Comune di Parma inserendolo nel Festival Verdi con una rassegna di eventi per valorizzare le terre del Maestro attraverso concerti, spettacoli, dj-set, film, mostre. Considerato il successo riscosso nella prima edizione, il 22 settembre abbiamo inaugurato l’edizione 2017 , grazie all’incremento di impegno delle aziende che sostengono il Teatro questa volta. Nell’ottobre dell’anno scorso la nostra associazione ha firmato un accordo con l’Università di Parma per la nascita della prima Scuola Internazionale di Alta Formazione sugli Alimenti e la Nutrizione. Crediamo sia un progetto fondamentale per rendere sempre di più la Food Valley il centro di eccellenza del settore dell’agroalimentare. Abbiamo raccolto oltre 3.9 milioni di Euro per sostenerlo.”

Che tipo di scuola sarà?
Si specializzerà nell’offerta formativa post laurea con una grande vocazione all’internazionalizzazione. Consentirà alla nostra Università di collocarsi tra i principali attori internazionali.

Poi c’è stato Food Farm 4.0.

Sì. Attraverso la messa in rete di sei Istituti scolastici di Parma, il progetto punta a creare un sistema permanente e uno scambio continuo tra formazione mondo del lavoro. E’ rivolto ai giovani, ma anche alle aziende. Su questo progetto “Parma,io ci sto!” ha attivato 447.000 euro. Il mese scorso sono iniziati i lavori per la ristrutturazione della struttura che ospiterà l’iniziativa. Sempre su tema del lavoro a settembre abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale di Parma e Piacenza sull’alternanza scuola-lavoro per favorire il contatto tra offerta e domanda. Siamo partiti con alcune aziende che hanno aderito a “Parma, io ci sto!” e poi ci siamo impegnati in un’attività di sensibilizzazione sul territorio.

Non facciamo tutto questo esclusivamente perché siamo “buoni” (sorride). Lo facciamo anche perché a Parma abbiamo deciso di mantenere le radici salde delle nostre aziende. E il nostro territorio per attrarre talenti e per mantenerli deve essere all’altezza. Esiste una comunanza di intenti tra noi e il territorio, perchè se le nostre aziende crescono gli effetti e l’indotto positivi sul territorio ci sono, e viceversa.

Andrea Marsiletti

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