Si guarisce con la tecnologia 3D: i premi alle imprese più innovative

Lo sviluppo di una serie di prodotti innovativi biotech, ottenuti con una biostampante 3D, che accelerano e migliorano la guarigione delle ferite di persone e animali. È il progetto “Golgi” con il quale un team di giovani parmensi si è aggiudicato l’edizione 2017 della “Start Cup Emilia-Romagna”, competizione per idee d’impresa innovative promossa dalla Regione e coordinata da Aster, in collaborazione con le Università emiliano-romagnole e altri partner istituzionali della regione. La competizione Start Cup Emilia-Romagna è finanziata attraverso risorse del Fondo sociale europeo.

Il progetto Golgi, sviluppato da Riccardo Della Ragione (23 anni), Valentina Menozzi (24 anni) e Alice Michelangeli (25 anni), si è aggiudicato il primo premio di 12 mila euro, unitamente alla opportunità di partecipare, nel 2018, al programma di formazione in Silicon Valley promosso dalla Regione.

Nella premiazione, svoltasi ieri a Bologna nella sede del Cnr, sono stati attribuiti riconoscimenti anche ai progetti della modenese EasyPCR (secondo posto) e lo spin-off dell’Università di Bologna Bettery (terzo classificato).

I tre progetti vincitori della StartCup Emilia-Romagna parteciperanno al Pni (Premio Nazionale per l’Innovazione), promosso dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari (PNICube), che quest’anno si terrà a Napoli a dicembre.
Le province più rappresentate nella competizione di idee sono state quella di Bologna, con 42 progetti, a seguire Parma e Piacenza con 12, Modena e Ravenna con 11, Reggio Emilia con 9 e Rimini 8. Le idee di imprese approdate in finale sono focalizzate per la maggior parte sul settore biomedicale, seguito da automazione, industria 4.0 e green.

“La Regione- ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi premiando i vincitori- punta su innovazione, ricerca e creatività per la nascita di nuove imprese. Crediamo nelle nostre startup e vogliamo accompagnarle nel percorso di crescita verso il consolidamento con diversi strumenti. L’alta partecipazione alla competizione è la dimostrazione che, soprattutto tra i giovani, c’è voglia di contribuire alla crescita del tessuto imprenditoriale della nostra economia. Oltre a cercare il lavoro, i giovani il lavoro lo creano e come Regione Emilia-Romagna vogliamo dare tutto il nostro supporto perché questi nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione a elevato contenuto innovativo abbiano uno sbocco per il futuro”.

I progetti classificati al 2° e 3° posto sono aggiudicati 5 mila euro ciascuno. La modenese EasyPCR, fondata da Gabriele Borelli, ha sviluppato un dispositivo e dei kit di reagenti che consentono di individuare patogeni, mutazioni genetiche e malattie (Hiv, Tbc) in maniera economica ed efficace. I risultati sono consultabili in tempo reale e disponibili in una frazione del tempo necessario alle comuni procedure.

Mentre BETTERY è lo spin off dell’Università di Bologna, creato da Francesca Soavi e Francesca De Giorgio, che ha progettato Nessox, una batteria liquida che utilizza elementi leggeri, come il litio e l’ossigeno. La batteria consente ai veicoli elettrici di raddoppiare o triplicare la propria autonomia. La batteria si ricarica in brevissimo tempo, sostituendo il liquido esausto con quello nuovo, ricaricato attraverso un pannello fotovoltaico.

“All’edizione 2017 della Start Cup Emilia-Romagna- spiega Marina Silverii, vicedirettore di Aster- sono state presentate 136 idee d’impresa, circa il 10% in più rispetto all’anno scorso. Quest’anno, la percentuale di idee d’impresa scaturite da progetti di ricerca delle nostre Università, è stata nettamente superiore agli anni precedenti e questo rappresenta un risultato importantissimo perché la Start Cup è nata proprio con l’obiettivo di favorire l’imprenditorialità di persone con alte competenze”.

I premi sono stati messi a disposizione degli sponsor Cofiter, Iren, Sacmi e da EmilBanca e Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese.

 

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