Scippata una 83enne a Parma. Arrestato un ladro alle cantine Ceci

E’ stato arrestato dai Carabinieri di Colorno un kossovaro pregiudicato di 49 anni responsabile di un furto alle cantine Ceci di Torrile.

Quando i militari lo hanno immobilizzato aveva con sè i 1.500 euro rubati negli uffici.

I Carabinieri lo hanno aspettato dentro l’azienda dopo la sua prima irruzione avvenuta qualche ora prima, sospettando potesse tornare per terminare il furto. Così è stato.

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Alle ore 11.00 circa del 17 ottobre, la volante della Polizia veniva inviata in via Muzzi in quanto una signora anziana di 83 anni era stata scippata. Giunti sul posto gli agenti notavano che l’anziana era ancora sotto shock per quanto accaduto pertanto veniva fatta giungere sul posto un’ambulanza che accompagnava la donna in ospedale per gli accertamenti.

Tramite la testimonianza del figlio della vittima e di una passante, gli agenti appuravano che l’evento criminoso era stato messo in atto da tre giovani vestiti di scuro. Nello specifico uno dei tre soggetti entrava all’interno del cortile di uno stabile di via Muzzi mentre altri due complici si fermavano nei pressi del cancelletto d’ingresso dello stabile. Il primo ragazzo si avvicinava alla signora anziana e, con una mossa fulminea, le strappava la collana d’oro che indossava al collo; tale azione faceva cadere a terra l’anziana e le provocava delle escoriazioni al collo. Subito dopo l’autore materiale del furto ed i suoi complici si allontanavano velocemente in direzione di via Toscana.

Alle ore 17.00 circa la volante veniva inviata in strada Repubblica in quanto era stato segnalato un furto su autovettura.

Sul posto gli agenti contattavano il richiedente, commerciante di oggetti preziosi, il quale riferiva che durante la giornata aveva effettuato vari giri tra le gioiellerie di Mantova e Parma per valutare alcuni orologi preziosi. Nel pomeriggio, dopo aver fatto valutare alcuni orologi in una gioielleria di strada Repubblica, riponeva la sua valigetta all’interno della sua auto e si recava all’interno di un bar per bere un caffè. Mentre stava uscendo dal bar notava che vicino alla sua autovettura vi era un uomo a bordo di una moto mentre un altro soggetto si trovava nei pressi dello sportello lato passeggero della sua autovettura.

Mentre si stava avvicinando al suo veicolo notava che il soggetto appiedato con una mossa repentina infrangeva il vetro dell’auto, prendeva la valigetta posizionata sul sedile e saliva a bordo della moto guidata dal complice per poi darsi alla fuga in direzione di barriera Repubblica.

Il richiedente riferiva che all’interno della valigetta vi erano preziosi per un valore approssimativo di circa 6000 euro.

Alle ore 04.40 circa della trascorsa notte, la volante veniva inviata presso la ditta “MEF” in quanto era scattato l’allarme di furto in atto. Tramite la vigilanza privata gli agenti appuravano che per tuta la sera si era attivato l’allarme furto in atto e che ad ogni verifica non venivano trovate anomalie.

Alle ore 04.30 circa, dopo l’ennesimo allarme furto, la vigilanza effettuava un sopralluogo presso la ditta e notava che il cancello carraio e quello pedonale erano stati bloccati con una catena.
Gli agenti, dopo aver scavalcato la recinzione, si recavano verso i locali e notavano che le porte d’ingresso erano state divelte ed alcuni vetri erano stati infranti. Veniva quindi effettuato un controllo interno all0interno della ditta appurando che era stato messo tutto a soqquadro.

Al momento dell’intervento non vi era alcun responsabile della ditta pertanto non si riusciva a quantificare il danno subito.

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