“Il Re si diverte” di Victor Hugo va in scena in carcere con i detenuti sul palco

Il carcere di Parma ieri ha aperto le porte ai cittadini che hanno così potuto assistere all’esito finale del percorso teatrale svolto in questi mesi, sotto la guida di Carlo Ferrari e Franca Tragni che ne hanno curato adattamento e regia. Lo spettacolo rientra nel calendario Verdi OFF, nell’ambito degli eventi legati al Festival Verdi.

Il direttore della Casa Circondariale Carlo Berdini ha salutato il numeroso pubblico presente in sala: “Aprire il carcere alla città ed in particolare a persone esterne facendole partecipare all’esito finale di un percorso teatrale partecipato con costanza da un gruppo di detenuti è un forte messaggio che vogliamo dare all’intera cittadinanza. Il carcere non deve essere considerato come una realtà esterna alla città ma deve esserne parte. Questo è un impegno da parte del carcere, del Comune di Parma e del Garante per creare un legame con la città. Un ringraziamento va anche al Comune di Parma che ci sostiene ed al Garante che non ci ha lasciati mai soli insieme a tutto il personale del penitenziario, agli educatori ed ai volontari perché è grazie alla loro collaborazione e partecipazione che possiamo realizzare questo tipo di attività all’interno del carcere”.

Il vicesindaco Marco Bosi ha portato il saluto dell’Amministrazione: “Il laboratorio teatrale rientra all’interno dei progetti che il Welfare ha intrapreso all’interno di questa realtà per offrire ai detenuti percorsi positivi e per umanizzare la vita carceraria. Mi fa molto piacere entrare in questo luogo, di cui la città non percepisce appieno l’appartenenza, è una responsabilità delle Istituzioni fare conoscere questa realtà ed investire sulle progettazioni che implichino relazioni con il mondo esterno”.

Antonio D., Antonio F., Domenico, Ferdinando, Nicola, Saverio e Tonino, con il sostegno di Tragni e Ferrari, hanno riadattato “Il Re si diverte” di V. Hugo con le musiche tratte dal Rigoletto di Giuseppe Verdi. Gli attori hanno dedicato lo spettacolo ad un compagno che ha fatto parte della compagnia e che non è riuscito a concludere il percorso: “Abbiamo voluto mostrare che siamo sempre pronti a metterci in gioco. Ora vorremmo vincere una nuova sfida: portare lo spettacolo in un teatro fuori dal carcere. Questa sarebbe una bellissima vittoria collettiva”.

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