Piergiorgio Paterlini presenta “Bambinate” a Voltapagina

Un romanzo sull’infanzia che proietta le sue ombre sulla vita adulta fino a tormentarla, sulla violenza in un’età in cui tutto non è sempre gioco. Venerdì 27 ottobre alle ore 18:30 Piergiorgio Paterlini presenta “Bambinate” (Einaudi). Modera l’incontro la pedagogista e consulente familiare Alessandra Giovanelli.

SUL LIBRO:

Alcuni ricordi sono ferite profonde, abissi che affondano nel ventre dell’anima. Quelli dell’infanzia a volte non conoscono cicatrici: continuano a stillare lacrime che corrodono la mente, a bussare alle tempie e al cuore.

Dopo mezzo secolo un uomo torna nel suo paesino della Bassa Padana dopo aver ricevuto un invito: una cena che riunirà i compagni di una quinta elementare di metà degli anni Sessanta. Sono i giorni della Passione, e quando rimette piede nel luogo in cui è nato è il Venerdì Santo. È andato via ancora giovane e ha fatto successo, vive in America e ha una famiglia. Adesso è una persona affermata che si ripresenta in un luogo in cui tutto è cambiato per rimanere uguale, straniero a casa sua. Non è lì per quell’inutile cena, ma perché le lancette dell’orologio erano destinate a correre indietro nel tempo, a ciò che era accaduto mezzo secolo prima. Il suo ritorno è un modo per regolare i conti con i suo fantasmi, con gli anni delle botte, degli insulti, delle umiliazioni.

Lui era il Pilato di un bambino trascinato nel Golgota a metà degli anni Sessanta. Quando tutto era avvenuto, si era voltato dall’altra parte, era fuggito, lasciando un innocente in pasto ai pescecani travestiti da pargoli innocenti. E il piccolo Cristo era stato messo in croce, sbeffeggiato e annientato per il divertimento di chi adesso è diventato un adulto sconfitto dalla vita. Il passato non affonda mai, rimane sempre a galla, perché da quel male senza senso, la terra ha generato ossessioni: altri fiori marci di violenza dovranno sbocciare.

Un romanzo secco e inquieto su quelle “bambinate” che non smettono mai di trafiggere la carne, sulle spine conficcate da adulti che fingono di non vedere, da bambini che credevano soltanto di giocare. L’infanzia feroce ritorna. E di quel peso, prima o poi, bisogna liberarsi.

SULL’AUTORE:
(Castelnovo di Sotto, Reggio Emilia, 1954) ha pubblicato una ventina di libri, alcuni dei quali tradotti in Francia, Spagna, Olanda, Stati Uniti. Il suo long seller è Ragazzi che amano ragazzi (1991). Ha scritto un’«autobiografia a quattro mani» con Gianni Vattimo, Non Essere Dio (2006). Nel 2013 ha pubblicato, per Einaudi, Fisica quantistica della vita quotidiana. 101 microromanzi; nel 2014, I brutti antroccoli; nel 2015, Lasciate in pace Marcello e, nel 2017, Bambinate. Dopo aver abbandonato il giornalismo a tempo pieno, ha scritto programmi per Radiorai e per Raidue, Raitre e La7, e testi per il teatro (fra cui l’adattamento de La Califfa, di Alberto Bevilacqua). Ha sceneggiato il film Niente paura, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010. Oggi scrive per «la Repubblica» e per l’edizione online de «l’Espresso», dove tiene il blog d’autore «Le Nuvole». Biografia e opere in www.sosiapistoia.it.

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