“La Regione istituisca il Collegio dei revisori”

24/03/2010
h.16.25

Istituire presso la Regione Emilia-Romagna un organo di revisione contabile composto da Dottori Commercialisti e Revisori Contabili iscritti nell’apposito Registro. E’ questa la richiesta avanzata ai candidati alla carica di Presidente della Regione dal Coordinamento degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dell’Emilia Romagna, in analogia con una sollecitazione già espressa, con ampio risalto sui media, anche da Claudio Siciliotti, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Nel formulare tale richiesta i Commercialisti rilevano che, mentre i conti dei 9 mila Enti Locali italiani sono soggetti a revisione contabile obbligatoria da parte di tecnici in possesso del requisito d’iscrizione nel Registro dei Revisori Contabili, nelle Regioni, viceversa, questo tipo di controllo non risulta affatto previsto. Gli Statuti delle Regioni lo affidano, di norma, a commissioni o organismi che, per quanto denominati “collegio dei revisori”, risultano in realtà composti integralmente da Consiglieri regionali cui viene affidato il controllo della regolarità contabile, la relazione ai bilanci di previsione e consuntivi, l’analisi dei provvedimenti di bilancio anche delle aziende esterne, l’adeguatezza della documentazione contabile, la regolarità degli adempimenti fiscali.
In questo modo viene elusa ogni forma di garanzia offerta dalla professionalità specifica dei Commercialisti e ci si sottrae all’imparzialità dell’organo di controllo.
Secondo i Commercialisti, tale situazione indica una lacuna normativa e statutaria grave, tanto più per un Ente territoriale come la Regione, destinato ad assumere una centralità sempre maggiore nell’ottica del processo di federalismo fiscale. Ciò è tanto più vero in una fase, come l’attuale, in cui è sempre più chiara la necessità di regole e controlli affidati a tecnici imparziali e indipendenti, al fine di perseguire con efficacia obiettivi di trasparenza e legalità.
Il Coordinamento degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili fa poi esplicito riferimento al D.Lgs 286/99 (riordino e potenziamento dei meccanismi e degli strumenti di monitoraggio delle Amministrazioni pubbliche) rilevando come in molte Regioni si siano previsti, per Statuto o per Regolamento, sistemi di controllo interno di natura politica composti da Consiglieri regionali.
Appare del tutto chiaro che il D.Lgs. 286/99, occupandosi del controllo e di regolarità amministrativa e contabile, si riferisce invece a controlli svolti da organismi tecnici e non politici. Senza alcun dubbio, quindi, si stabilisce che il controllo contabile dell’ente Regione deve essere svolto dagli organismi appositamente previsti dalle disposizioni vigenti nei diversi comparti della Pubblica Amministrazione.
Alla luce di quanto finora esposto, il Coordinamento regionale degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili rivolge l’invito ai candidati alla carica di Presidente della Regione per assumere formale impegno a porre mano alle necessarie modifiche statutarie e ad intervenire con l’emanazione di un’apposita normativa regionale, proponendola al futuro Consiglio regionale, per l’istituzione di un Collegio dei revisori di natura squisitamente tecnica, composto quindi dai professionisti operanti nel settore.

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