Le associate Legacoop corrono più delle altre cooperative e delle Spa

Corrono più delle altre coop e ancor più delle spa. Le cooperative di Legacoop – le grandi, ma non solo – dimostrano una grande capacità di tenuta e di rilancio. Lo racconta l’AreaStudi Legacoop che ha confrontato le performances di una platea significativa di imprese di capitali (spa), di imprese cooperative italiane e delle associate a Legacoop per quel che concerne gli esercizi 2014-2015-2016.

Il rapporto è effettuato sui bilanci di imprese in serie omogenea e con valore della produzione considerato fino a 5 miliardi di € e relativamente a 21.334 spa, 32.426 cooperative italiane e 5.126 cooperative aderenti a Legacoop. In sintesi le analisi dell’Area studi Legacoop mostrano come – oltre alle riconosciute doti di “resistenza” – nelle fasi sofferenti dell’economia, la forma cooperativa denoti una capacità di “resilienza” tesa ad ammortizzare l’impatto della crisi e a rilanciare lavoro e attività economica, non solo fra le grandi cooperative ma anche fra le classi dimensionali medie e piccole.

La cooperazione aderente a Legacoop evidenzia incrementi percentuali 2016/2014 su valore della produzione aggregata (+3,5%), addetti (+6,4%) e costo del lavoro (+7,5%) leggermente inferiori a quanto emerge per l’insieme delle cooperative italiane, ma pur sempre maggiori rispetto a quanto occorso alle spa. Pur rappresentando in termini numerici solo il 15,8% dell’insieme delle cooperative qui considerate, se si guarda al valore prodotto del 2016 esse, con 57,7 miliardi di € ne rappresentano ben il 48,3%.

Di rilievo quanto emerge sui dati aggregati rispetto alla gestione finanziaria: la cooperazione Legacoop mostra valori decisamente migliori e di segno positivo rispetto al resto delle cooperative italiane che, invece, mostrano valori negativi in tutti gli esercizi esaminati, anche se in miglioramento. Su tale differenza complessiva nei valori di Legacoop incide la forte presenza della cooperazione di consumo.

Analogamente alla totalità delle cooperative italiane, anche per le strutture Legacoop si riscontra la riduzione significativa delle imposte (-31%). Tuttavia, contrariamente all’apparenza, l’incidenza delle imposte è più elevata nelle cooperative rispetto alle società per azioni. Infatti il rapporto tra le imposte e l’utile lordo a fine 2016 è più alto all’interno delle cooperative Legacoop rispetto alle società di capitali (39,7% contro 32,3% delle Spa).

Nel confronto tra spa e cooperative per fasce dimensionali emerge naturalmente una forte concentrazione del valore della produzione nella prima classe dimensionale (produzione oltre 50 mil.€) per i tre aggregati societari, ma nelle spa la crescita della produzione risulta presente solo in questa classe e molto più accentuata rispetto alle cooperative +5,7% contro il + 1,1% delle cooperative italiane e il +2,3% di quelle Legacoop.

Nelle cooperative italiane e in quelle Legacoop nelle due fasce intermedie si hanno le migliori performances del periodo, a riprova di una vitalità che va oltre la sola dimensione aziendale. Quanto detto per la produzione vale per il valore aggiunto. Anche per gli addetti nel periodo osservato, rispetto alle spa, nelle cooperative aderenti a Legacoop, come per la produzione, si osserva una crescita occupazionale nettamente più accentuata nelle due classi intermedie delle medie e piccole.

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