Cavandoli (Lega): “L’immigrazione irregolare costa molto più dei 4 miliardi dichiarati”

“La scelta su come investire le proprie risorse definisce le priorità di una classe dirigente, molto più delle chiacchiere elettorali: il Pd li spende per gli immigrati irregolari, noi li spenderemo per le famiglie italiane”, dice Laura Cavandoli (Lega), candidata alla Camera dei Deputati Collegio Uninominale Parma e Bassa.

“Il Governo Pd – spiega – ha scelto di investire per l’immigrazione irregolare – al netto dei contributi UE – dai 4,2 ai 4,7 miliardi di Euro che coprono principalmente operazioni di soccorso, assistenza sanitaria, alloggio e mantenimento”.

“A questa cifra ufficiale – prosegue l’avvocato leghista – vanno aggiunti un sacco di altri soldi: pensiamo solo che nel 2014 (ultimo dato disponibile) con le nostre tasse abbiamo pagato almeno 40 milioni di euro per gli avvocati d’ufficio assegnati agli immigrati irregolari che facevano ricorso contro il mancato riconoscimento della protezione internazionale”.

“Inoltre – aggiunge – , dal 2015 ad oggi le aziende sanitarie dell’Emilia Romagna hanno speso quasi 20 milioni di euro per assistere cittadini presenti sul territorio senza permesso di soggiorno.
Solo a Parma, l’Azienda ospedaliera ha speso oltre 1 milione di euro nel 2015, più di 870mila euro nel 2016 e 588mila euro nei primi 10 mesi del 2017 per lo stesso motivo”.

“Poi – prosegue la candidata del Centrodestra – ci sono gli abbonamenti ai mezzi pubblici, gli incentivi fiscali alle coop che assumono immigrati (fino a 500 mila euro all’anno per tre anni) e mille altre voci di spesa nascoste tra le pieghe dei bilanci di Ministeri, Regioni ed enti locali”.

“Milioni e milioni di euro che io spenderei in altro modo: per esempio per diminuire o azzerare il costo degli asili nido, sostenere economicamente le famiglie italiane che fanno figli, aiutare gli anziani che non arrivano a fine mese, rendere deducibili le spese di colf e badanti, rendere le città sicure”.

“La natalità e la vivibilità del Paese devono essere una priorità – conclude la Cavandoli – dopo il 4 marzo, con la Lega sarà così”.

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