Femminicidio, lo spettacolo “Amorosi assassini” con Valeria Perdonò va in scena sabato al Teatro di Ragazzola

Con un linguaggio originale ed efficace, che non trascuri la delicatezza del tema ma che sappia anche sdrammatizzare, Valeria Perdonò nello spettacolo “Amorosi assassini – facciamo finta di niente, dai” affronta con grande bravura l’argomento femminicidio. In scena sabato 17 marzo alle ore 21.15 al Teatro di Ragazzola, accompagnata al pianoforte dal maestro Marco Sforza, con sensibilità, passione e ironia costruisce uno spettacolo che si dipana tra cronaca e poesia, documenti e musica, attualità e humour. Lo spettacolo nasce dall’incontro folgorante dell’attrice e autrice con l’omonimo saggio “Amorosi Assassini” (edito da Laterza nel 2006), che raccoglie le testimonianze di tredici giornaliste e scrittrici su casi di femminicidio avvenuti in quello stesso anno. “Da quando mi è capitato per caso questo libro tra le mani – scrive la Perdonò – non ho più smesso di leggere, scrivere, recitare, parlare della condizione femminile. Cercare di non fare finta di niente insomma. Purtroppo il tema della violenza sulle donne diventa, ogni giorno di più, protagonista delle nostre vite e delle più crudeli vicende di cronaca. Ma non perché prima non ci fossero così tanti episodi come negli ultimi anni, solo perché finalmente se ne parla.” A monte, la richiesta del Telefono Rosa di Mantova di dar voce alla questione, portandola a teatro. Ed ecco che una attrice decide di parlare della violenza sulle donne con poesia e attenzione documentale, citazioni semiserie e affondi nella cronaca, ballate, considerazioni sociologiche e sottile e arguta ironia. Ma anche consapevole che non sarà il lanciarsi a capofitto in una lacrimosa causa a rendere giustizia ad una situazione.

Così s’inventa un modo suo: fogli di appunti ammassati sul tavolo, che freneticamente consulta a cercar la conferma dell’incredibile fatto di cronaca, che si accinge a narrare; ed un dire concitato, ironico, sarcastico, grottesco, arrabbiato. Risulta particolarmente simpatico seguirla nelle mutazioni di ruolo, nell’ascoltare i suoni della sua voce che echeggiano memorie di seduzioni femminili che si sono dispiegate sul palcoscenico, nel modo in cui trattiene le parole prima di spegnerle, di come allude di là dei significati. Lo fa duettando con un uomo, al pianoforte, e col pubblico, a cui viene chiesto l’onere dell’ascolto di contro all’omertà di mariti, compagni o ex amanti, che uccidono e a famiglie, che spesso nascondono e sotterrano nel silenzio. A fare da fil rouge, la storia di Francesca Baleani, il solo caso di donna scampata all’assassinio, scelta anche per la sua provenienza da un ambiente sociale benestante e culturalmente elevato, di contro al cliché che vorrebbe la violenza sulle donne appannaggio esclusivo di sfere economico-sociali basse o marginali. Insomma un viaggio a cuore aperto per cercare di ragionare insieme sull’argomento e di trovare una chiave. O, almeno, di non lasciar che la cosa scivoli via come se niente fosse.

I biglietti dello spettacolo, al costo di 15 euro, si possono acquistare in prevendita presso l’Edicola di Ragazzola, l’Ortofrutta di Roccabianca e il Parma Point di strada Garibaldi, 18 a Parma oppure prenotare al numero 339.5612798.

Per altre informazioni :    www.teatrodiragazzola.it.

 

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