La Polizia Municipale di Parma viola la legge sulla conservazione delle immagini di videosorveglianza?

La Polizia Municipale di Parma viola la privacy e la legge nella conservazione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza?

E questa la domanda che poniamo ai vigili della nostra città, a seguito della segnalazione documentata di un cittadino.

Andiamo per ordine.

L’art. 6 comma 8 della legge 38/2009 stabilisce che “la conservazione dei dati, delle informazioni e delle immagini raccolte mediante l’uso di sistemi di videosorveglianza e’ limitata ai sette giorni successivi alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione” (leggi).

Correttamente il “Regolamento per la disciplina della videosorveglianza ai fini della sicurezza urbana” del Comune di Parma recepisce tali obblighi e all’art 9 prescrive che “le immagini saranno conservate massimo 7 gg. (salvo ulteriori necessità di conservazione secondo le previsioni dell’art. 6 legge 38/2009).” (leggi Regolamento Comune di Parma)

Ma allora perchè un’immagine dell’auto di un cittadino di Parma scattata il 18/10/2017 è stata elaborata dalla Polizia Municipale e trasmessa in data 20/12/2017 (come si legge di fianco al nome del programma di elaborazione “Selea”), ovvero due mesi dopo, quando quell’immagine, per legge, avrebbe dovuto essere distrutta entro 7 giorni? A maggior ragione perchè quell’auto non rientrava in nessuna lista (è scritto “No list”) relativa ad auto segnalate, rubate, senza assicurazione, ecc.? Evidentemente non si è trattato di una svista, perchè sono state trasmesse altre immagini relative a quell’auto, scattate nelle settimane successive, che anch’esse avrebbero dovuto essere distrutte. (guarda tutte le foto e le date!)

A fronte di tante evidenze documentali, chiediamo alla Polizia Municipale una risposta che comprovi la correttezza del suo operato e non, viceversa, un comportamento in violazione della legge.

Andrea Marsiletti

 

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