La minoranza di centrosinistra: “L’allungamento della pista dell’aeroporto è compatibile con il centro abitato di Baganzola e il centro commerciale?”

Oggetto: Piano di Rischio Aeroportuale, realizzazione del Mall in Baganzola, insediamenti antropici anche preesistenti, compatibilità e adeguamenti urbanistici.

I sottoscritti consiglieri comunali

PREMESSO:
1. che con delibera n. 143/17 del 28/02/2012 il Commissario straordinario Mario Ciclosi, con i poteri del Consiglio, ha adottato il Piano di Rischio Aeroportuale – art.707 del Codice della Navigazione D.Lgs. 96/2005 s.m.i. – relativo all’aeroporto Giuseppe Verdi, previo parere favorevole dell’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile);
2. che come riportato nella menzionata delibera:
“i Piani i Rischio sono finalizzati a rafforzare i livelli di tutela alle attività aeroportuali nelle aree limitrofe agli aeroporti nonché salvaguardare l’incolumità pubblica contenendo il rischio di danni alle persone e alle cose in caso di incidente”;
“il Piano di Rischio Aeroportuale indica, nell’ambito delle aree ad esso assoggettate, i limiti di crescita del carico antropico, la disciplina di insediamento e ammissibilità delle nuove funzioni territoriali, con particolare riguardo alle attività che comportano elevata permanenza di persone ed a quelle non compatibili in quanto potenzialmente amplificatorie delle conseguenze di incidenti e possibile causa di incendio, esplosione e danno ambientale”;
“[…] le limitazioni stabilite al fine di mitigare le conseguenze di un incidente si basano: sulla limitazione di presenza umana; sull’individuazione di attività non compatibili a causa della potenziale amplificazione delle conseguenze dell’incidente”;
“il Piano di Rischio è documento che contiene le prescrizioni da recepire negli strumenti urbanistici dei singoli Comuni; i Comuni non possono autorizzare opere ed attività ubicate lungo le direzioni di decollo ed atterraggio, se non coerenti con il piano di rischio”;
che nel deliberato del menzionato provvedimento commissariale si dava mandato al “Settore Pianificazione Territoriale affinché venga conseguentemente attivata apposita variante agli strumenti urbanistici comunali in recepimento delle prescrizioni introdotte dal Piano di Rischio” dando altresì atto “che i vincoli e i condizionamenti prodotti dall’adozione del Piano di Rischio Aeroportuale sono immediatamente efficaci e pertanto da applicare anche in attesa del recepimento negli strumenti urbanistici comunali vigenti”;
3. che nella menzionata delibera si dava inoltre atto che:
“successivamente all’emanazione del parere ENAC […] è stato modificato il Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti ed in particolare laddove si stabilisce l’individuazione e la definizione delle zone di tutela (paragrafo 6 del capitolo 9)”;
“tale modifica comporterà una parziale revisione del Piano di Rischio Aeroportuale in adozione, comportando, in sostanza, l’istituzione di una ulteriore fascia (cosiddetta Zona D) di vincolo con livello minimo di tutela ed un allargamento della Zona C”;
“di dover comunque procedere all’adozione del Piano di Rischio Aeroportuale – nelle more di adeguamento del medesimo alle nuove disposizioni regolamentari – al fine di porre comunque in essere le necessarie misure di salvaguardia e cautelari nei confronti delle aree suscettibili di rischio”;
che in ragione di quanto sopra riportato la menzionata delibera commissariale dava mandato al Settore Pianificazione Territoriale “affinché provveda ad implementare i contenuti del presente Piano di Rischio Aeroportuale in coerenza con le modifiche introdotte al Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti al fine di addivenire quanto prima all’adozione del medesimo”;
4. che recentemente sono stati sollevati da parte di Legambiente Parma, dubbi in merito a potenziali interferenze tra le zone di tutela previste dal Codice di Navigazione e dal conseguente Piano di Rischio Aeroportuale (del. 143/17 del 28/02/2012) e il polo commerciale attualmente in costruzione nell’area Ex Salvarani in attuazione del Piano Urbanistico Attuativo approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.114 del 07/12/2010.
5. che dalla lettura della giurisprudenza e dalle modifiche intervenute nel tempo al regolamento per la costruzione aeroporti (ENAC) sembra affermarsi una indicazione di prevalenza per le norme di sicurezza più estensiva e cogente rispetto ai vincoli considerati all’epoca della approvazione del piano di rischio comunale, in particolare con riferimento alle previsioni per le zone C e D;

CONSIDERATO:
6. che nel Piano di Rischio Aeroportuale adottato dal Commissario Ciclosi vengono individuate, anche cartograficamente le zone di tutela alle quali si applicano, per motivi di sicurezza, limitazioni alle nuove opere e alle nuove attività da insediare nel territorio circostante lo scalo;
7. che, in particolare, il Piano di Rischio, sulla base dell’allora vigente codice di navigazione, individua tre fasce di tutela alle due testate dell’aeroporto con le seguenti limitazioni di ordine generale:
Zona di Tutela A: con limitato carico antropico in cui non vanno previste nuove edificazioni residenziali. Possono prevedersi attività non residenziali, con indici di edificabilità bassi, che comportano la permanenza discontinua di un numero limitato di persone;
Zona di Tutela B: è prevista una modesta funziona residenziale, con indici di edificabilità bassi ed attività non residenziali, con indici di edificabilità medi, tal da comportare la permanenza di un numero limitato di persone;
Zona di tutela C: può essere previsto un ragionevole incremento della funzione residenziale con indici di edificabilità medi e nuove attività non residenziali;
8. che in tutte le tre zone “vanno evitati: insediamenti ad elevato affollamento; costruzioni di scuole ospedali e, in generale, obiettivi sensibili; attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale;”
9. che il vigente Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti, così come già indicato nella delibera commissariale, al paragrafo 6 del capitolo 9 (Piani di Rischio) stabilisce una ulteriore fascia di tutela laterale alla pista (Zona D) ed un allargamento della Zona C, come da estratto allegato, che non sono riportate nel Piano di Rischio Aeroportuale adottato nel 2012;
10. che il citato Regolamento, nella sua versione aggiornata e vigente, introduce altresì ulteriori limitazioni alle destinazioni urbanistiche e alle attività che possono essere previste all’interno delle zone di tutela;
11. che, in particolare, nelle zone di tutela A, B e C il Regolamento stabilisce che siano evitati:
insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc… ;
costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili;
attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale.
12. che per quanto concerne le Zone di tutela D il Regolamento stabilisce che in tale zona, caratterizzata da un livello minimo di tutela e finalizzata a garantire uno sviluppo del territorio in maniera opportuna e coordinata con l’operatività aeroportuale, va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc…;

PRESO ATTO:
13. che in tutte e quattro le zone di tutela A, B, C e D il Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti stabilisce che siano evitati insediamenti ad elevato affollamento quali i centri commerciali;
14. che per la testata nord dell’aeroporto, definita Testata 20, si evidenzia una sovrapposizione di 73.705 mq (come da estratto della relazione allegato) tra la zona di tutela B e il sub-ambito di previsione urbanistica 26S2 con destinazione d’uso commerciale – direzionale – ricettivo (area ex Salvarani) inserito nella Scheda norma D12 Strada Baganzola – Commercio Fiera;
15. che rispetto all’area di sovrapposizione con la zona di Tutela B la relazione del Piano di Rischio Aeroportuale considera “compatibili con le limitazioni imposte dalla zona di tutela” i volumi di costruzioni previsti, ma indica come “problematico l’incremento di carico antropico” prescrivendo un ridimensionamento dello stesso con una riduzione delle previsioni di nuove persone insediate da 286 a 122 unità (pp. 13-14 della relazione);
16. che per tale Scheda norma, che prevede su un’area di intervento di circa 329.000 mq, l’insediamento di funzioni prevalentemente commerciali per una Superficie lorda utile totale pari a 115.900 mq di cui non oltre 75.335 mq di Slu destinati ad attività commerciali al dettaglio in sede fissa ed i rimanenti 40.565 mq destinati a funzioni direzionali e ricettive, sussiste un Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.114 del 07/12/2010;
17. che per quanto riguarda il parere di “compatibilità aeronautica” da parte di ENAC, la delibera di approvazione del PUA n. 114/2010 e lo stesso Piano di Rischio del 2012 rimandano alla conclusione del procedimento di valutazione da parte degli enti aeronautici coinvolti;
che nel deliberato della suddetta Del. CC. 114/2010 si dà atto che l’avvio della successiva fase attuativa sarà subordinato all’espressione del parere di compatibilità aeronautica;
18. che l’area della Scheda norma D12 – Strada Baganzola (PUA Del. CC 114/2010), oltre ad essere già parzialmente intercettata dalla zona di tutela B, parrebbe ricadere per ulteriori porzioni nell’allargamento della Zona C e nella nuova Zona D;
19. che l’allungamento della pista di 700 metri in direzione nord previsto dal Piano di sviluppo dell’Aeroporto Giuseppe Verdi parrebbe aumentare le interferenze e le sovrapposizioni tra le zone di tutela previste dal Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti e il costruendo centro commerciale o quantomeno “spostare in avanti” il cono di applicazione delle aree di rischio fino all’abitato di Baganzola, con conseguenti vincoli di inedificabilità futura e\o comunque con eventuali ulteriori fattori di rischio da valutarsi all’esito di quanto sopra;

CHIEDONO
1. se, quando e con quali atti il Comune ha adeguato il Piano di Rischio Aeroportuale adottato nel 2012 all’aggiornamento del Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti di cui in premessa come stabilito dalla delibera commissariale n. 143/17 del 28/02/2012;
2. se, quando e con quali atti il Comune ha attivato apposita variante agli strumenti urbanistici comunali in recepimento delle prescrizioni introdotte dal Piano di Rischio Aeroportuale dando attuazione a quanto stabilito dalla delibera del Commissario Ciclosi con i poteri del Consiglio n. 143/2012;
3. se, quando e con quale atto si è provveduto ad adeguare il PUA approvato con Del. CC. 114-2010 (Scheda norma D12 – Strada Baganzola) alle prescrizioni del Piano di Rischio Aeroportuale con particolare riferimento alla riduzione delle previsioni di carico antropico nella zona di Tutela B di cui in premessa;
4. se e quando l’ENAC ha espresso parere di compatibilità aeronautica per il menzionato PUA;
5. se e in che modo nell’atto con cui è stato autorizzato l’avvio dei lavori del centro commerciale di cui al PUA approvato con del. CC. n.114/2010 si è tenuto conto dei vincoli e delle zone di tutela previste dal vigente Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti in particolare laddove si stabilisce che sia evitata, in tutte le zone di tutela A, B, C e D, la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento quali i centri commerciali;
6. se l’amministrazione comunale ritiene compatibile la realizzazione del centro commerciale di cui al PUA CC n.114/2010 con il Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti;
7. se e su quali basi l’amministrazione comunale ritiene che il progetto di allungamento della pista di cui sopra sia compatibile, sul piano urbanistico e dei vincoli legati al rischio aeroportuale, con l’abitato di Baganzola, con il nuovo centro commerciale e con lo stato di fatto.

Agnetti, Campanini, Eramo, Jacopozzi, Lavagetto, Pezzuto, Scarpa
consiglieri comunali dei gruppi Partito Democratico, Parma Protagonista, Parma Unita Centristi

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