Il 21 giugno gli industriali di Parma eleggeranno il loro nuovo Presidente

Giovedì 21 giugno presso l’Auditorium Paganini di Parma si terrà la settantatreesima assemblea annuale dell’Unione Parmense degli Industriali.

Il programma prevede, a partire dalle ore 15.30, la parte privata riservata alle aziende associate, durante la quale oltre ad essere espletate le consuete formalità di natura statutaria, si procederà alla elezione del nuovo Presidente dell’Upi e dei vice presidenti che resteranno in carica nel biennio 2018-2019.

Alle ore 17.00 prenderà poi avvio la parte pubblica dell’Assemblea che vedrà presenti in platea, oltre agli imprenditori del territorio, anche le autorità istituzionali locali e regionali, i parlamentari e gli esponenti del mondo economico e finanziario.

Ad aprirla sarà l’intervento del Presidente dell’Unione Parmense Industriali Alberto Figna che nella relazione annuale prenderà ad esame gli andamenti e le situazioni che hanno caratterizzato l’economia nazionale e provinciale nel corso dell’anno passato e, giunto alla fine del suo mandato, traccerà anche un bilancio dei quattro anni alla guida dell’Upi. Il Presidente Figna si soffermerà, in particolare, sulle problematiche e le esigenze manifestate dagli imprenditori locali, i progetti intrapresi e i risultati conseguiti dall’Associazione nell’intento di consolidare la crescita dell’economia parmense e fornire nuovi strumenti per rafforzare le imprese e il sistema territoriale all’interno della competizione nazionale ed internazionale.

Successivamente, la settantatreesima Assemblea dell’Unione Parmense degli Industriali vedrà il giornalista del Sole24Ore Alessandro Graziani dialogare sul tema “L’impatto dell’evoluzione del sistema creditizio sull’economia italiana” con alcuni dei più importanti protagonisti della scena bancaria italiana: Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI, Giampiero Maioli, Responsabile del Crédit Agricole in Italia, e Gianni Franco Papa, Direttore Generale di UniCredit.

Le conclusioni dell’assise saranno affidate a Pietro Ferrari, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.

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