Pizzarotti a Bonaccini: “Non si rifonda un partito con le stesse persone di sempre. Il Pd va letteralmente superato”

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti prende posizione su Repubblica Bologna in merito alla notizia della ricandidatura del Presidente Bonaccini alle prossime regionali (leggi).

“Il mondo dei progressisti deve tenere conto della realtà dei fatti: le roccaforti rosse, solo fino a 5 anni fa inespugnabili, sono tutte in mano alla destra populista. È cambiato il vento, è cambiata la storia e prima ci si accorge di questo e meglio è.

Chiedo: è sufficiente rifondare il Pd per risolvere i problemi nel mondo dei progressisti? Il Pd non va rifondato, ma va letteralmente superato. In Italia c’è un’anima anti populista forte e viva che il Pd non è mai stato in grado di intercettare, non ha strumenti, parole e entusiasmo per farlo.

Il punto, infatti, non è il contenitore delle idee politiche, ma il contenuto. Di solito non mi piace guardare in casa d’altri, ma non si rifonda un partito con le stesse persone di sempre. È come cambiare vestito a un manichino usurato. L’Italia ha bisogno di una nuova spinta, di nuove idee, di un nuovo progetto che crei entusiasmo tra quei cittadini che non vanno più a votare e tra quelli che scappano verso il populismo di destra. Una nuova classe dirigente preparata e giovane individuata tra la società civile e nelle città, che oggi sono le uniche a rappresentare il vero motore dell’Italia e dell’Europa. Sono le uniche a rispondere con i fatti al vento del populismo. Va ripensato e ricostruito l’intero complesso di quella politica che non ha nulla da spartire con il populismo in generale, e soprattutto con il populismo di destra. Parma ne è l’esempio: la nostra forza civica, da sola, ha battuto il Movimento 5 Stelle, il centrodestra e lo stesso centrosinistra.

Come? Con la sola forza di nuove idee e un nuovo modo di parlare ai parmigiani e di pensare la politica. Italia in Comune, di cui sono presidente e il sindaco Pascucci il coordinatore nazionale, è un partito nato da poco, una forza giovane, autonoma e con una nuova classe dirigente, ma ricca di competenza perché formata da decine di sindaci che, per la prima volta in Italia, si sono uniti ai cittadini.

Cittadini e sindaci insieme con la voglia e la passione di tornare a parlare dei temi che contano veramente: se dall’oggi al domani un’azienda licenzia madri e padri di famiglia, è lì assieme ai lavoratori che ci troverete; se ancora oggi vi sono ostilità nei confronti dei diritti civili, ciò avviene perché ci si scorda che i diritti non sono concessi, ma sono qualcosa che nessuno ci può togliere; se c’è chi si arroga il diritto di dividere le persone tra italiani e stranieri, l’errore è nel concetto: dividere le persone.

Infine, a chi vorrebbe erigere nuove cortine di ferro ai confini d’Europa, rispondo che continuo a sentirmi un italiano europeo e un europeo italiano. La fiducia dei cittadini non è cosa scontata: si guadagna goccia a goccia dicendo le cose come stanno, non avendo mai timore di sostenere le proprie idee. Si abbia il coraggio di dire che una stagione è finita, e che non può ritornare solo rifondando un contenitore politico rimescolandone il contenuto.”

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