L’estate dei “ragazzi di Chernobyl” a Sala Baganza. La centrale nucleare emette ancora veleni radioattivi

Un mese lontani dalla zona contaminata dalla centrale nucleare di Chernobyl, che dopo 33 anni “sputa” ancora i suoi veleni radioattivi.

Un mese a Sala Baganza. L’amorevole abbraccio di un’intera comunità, che da vent’anni accoglie i ragazzi bielorussi dell’orfanotrofio di Babici, si è rinnovato ancora una volta, grazie all’impegno della Banca del Tempo in collaborazione con Help For Children e con il sostegno dell’Amministrazione comunale salese.

I sette ragazzi, ospitati nei locali della scuola elementare e con un’età compresa tra i 12 e 15 anni, sono arrivati a Sala Baganza lo scorso primo luglio. Da quel momento tutta Sala Baganza si è mobilitata: associazioni, ristoratori, commercianti e privati cittadini hanno organizzato giornate, serate e cene. Per una settimana hanno soggiornato a Cesenatico e hanno potuto visitare le ricchezze del nostro territorio. Sono state messe in campo anche iniziative per raccogliere i fondi necessari per permettergli di effettuare visite ed esami clinici, come l’opera lirica “L’Elisir d’Amore”, rappresentata nel Giardino Farnesiano lo scorso 3 luglio, e la “pizzata” organizzata dal Circolo Anziani “Ivo Vespini”. Iniziative che hanno visto la partecipazione di tantissime persone.

«La generosità della comunità in cui viviamo è un segnale importante, che dà anche a noi amministratori la forza per proseguire questa meravigliosa esperienza di accoglienza – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Sala Baganza Giuliana Saccani –. Ringrazio tutti i salesi che hanno partecipato attivamente, i volontari della Banca del Tempo che ogni anno si fanno carico di organizzare il soggiorno per i ragazzi. Sono l’espressione della società che vogliamo. Una società solidale, capace di intercettare i bisogni e condividere i problemi»

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