Reggio: mazzette in cambio di cittadinanza agli stranieri. Insorge la Lega

Questa mattina le Forze dell’Ordine, coordinate dalla Procura reggiana, hanno arrestato una funzionaria della Prefettura di Reggio Emilia (Sonia Bedogni di 60 anni) in merito a un presunto sistema di corruzione per ottenere la cittadinanza da parte di immigrati.

Mazzette in cambio di cittadinanza per gli stranieri.

Agli arresti domiciliari sono finiti anche due fratelli pakistani che gestiscono una agenzia di pratiche per stranieri di Guastalla.

La procedura era questa: la funzionaria posava sul la scrivania un fascicolo. Poi, mentre lei guardava altrove, il corruttore vi inseriva all’interno dei soldi.

Le intercettazioni ambientali disposte dagli inquirenti li hanno inchiodati.

Il Gip ha ordinato il sequestro di 116mila euro versati dalla Bedogni sul suo conto corrente negli ultimi tre anni.

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La notizia di una funzionaria della Prefettura di Reggio arrestata per aver chiesto mazzette a cittadini stranieri per favorire la propria pratica per l’ottenimento della cittadinanza è l’ennesima dimostrazione che il sistema immigrazione in Italia non funziona, immigrati che pagano per entrare, i cittadini che pagano per mantenerli e loro pagano per la cittadinanza, non sempre lecitamente. È ora di cambiare registro, il marcio va eliminato, il Governo ha già cambiato rotta ed è utile che le Forze dell’Ordine colpiscano chi si arricchisce su questo traffico di migranti dallo sbarco alla cittadinanza.

On. Gianluca Vinci

Vice Presidente Commissione Affari Costituzionali e Sicurezza

Segretario Lega Emilia

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