Maestra maltratta i bambini nella scuola dell’infanzia di Reggio Emilia: le telecamere dei carabinieri la inchiodano

Le scuole dell’infanzia di Reggio Emilia sono spesso prese a esempio, internazionale. Purtroppo i brutti episodi colpiscono anche “il modello reggiano”.

Nei confronti di una 55enne maestre reggiana indagata, I Carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare della sospensione dell’esercizio di pubblico ufficio o servizio per 6 mesi e il divieto per altrettanti mesi di svolgere l’attività di insegnante presso qualsiasi scuola a seguito della consumazione del reato di maltrattamenti verso i bambini.

Le indagini dei carabinieri reggiani, supportate anche da intercettazioni ambientali audio-visive, hanno infatti rivelato che in una scuola d’infanzia di Reggio Emilia, alcuni bambini venivano maltrattati, con continue vessazioni fisiche e psicologiche da parte della loro maestra.

Secondo quanto riportato nel capo d’imputazione l’indagata, nella sua qualità di maestra in servizio presso una scuola d’infanzia cittadina, maltrattava alcuni bambini di 4 anni frequentanti l’istituto infliggendo loro abitualmente sofferenze fisiche e psicologiche, rivolgendosi a loro con voce rabbiosa e toni minacciosi perentori, strattonandoli violentemente, afferrandoli per il collo o tirandoli i capelli, rovesciandoli con rabbia dalla brandina sulla quale erano sdraiati per il riposino pomeridiano stringendoli forte e dandoli pizzicotti alle braccia e alle gambe cagionando loro lividi.

Bambini che venivano anche apostrofati con frasi del tipo “piangi pure… non mi interessa sentirti piangere”, incutendo in tale modo paura e disagio nei minori.

Le indagini dei carabinieri di via Adua e del nucleo operativo della compagnia di Reggio Emilia sono partite dalla denuncia di una mamma dalla quale si presumeva che la figlia piccola fosse stata vittima di maltrattamenti presso la scuola d’infanzia che frequentava.

Denuncia che non solo ha portato a trovare i riscontri a carico della maestra indagata, ma che di fatto ha portato alla luce anche altri casi di maltrattamenti, tutti riscontrati nel corso delle indagini supportate anche da intercettazioni ambientali audio-visive eseguite nell’istituto di infanzia dove la maestra esercitava l’attività ora sospesa alla luce del provvedimento interdittivo emesso nei suoi confronti.

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NOTA DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA: “Appreso del procedimento in corso a carico di una propria insegnante, sulla base dell’ipotesi di reato di maltrattamenti avvenuti la scorsa primavera verso bambini in una sezione della scuola dell’infanzia Malaguzzi, e in riferimento alle misure cautelari – ordinanza di applicazione di misure interdittive – disposte dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Reggio Emilia, l’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia ha immediatamente provveduto all’allontanamento dell’insegnante interessata da tutte le scuole afferenti all’Istituzione medesima.
Applicando la norma che prevede la sospensione dell’esercizio di un pubblico ufficio, l’ordinanza dispone infatti il divieto per sei mesi di esercitare del tutto le attività inerenti l’ufficio o servizio di insegnante presso una scuola dell’infanzia.

L’insegnante perciò non frequenta più e non esercita più attività nella scuola dove ha operato, né in altre strutture educative di competenza comunale, nel corso di questa fase di chiarimento della posizione di responsabilità.

Contestualmente e immediatamente, a fronte del rilievo dei fatti sin qui emersi e della professionalità specifica di educatrice, il Comune di Reggio Emilia ha avvitato un proprio procedimento disciplinare relativo alla persona interessata: si è provveduto alla sospensione della persona dall’esercizio dell’insegnamento in ogni scuola e alla sospensione dell’erogazione dello stipendio.
A sostegno del procedimento disciplinare e quindi al fine della ricostruzione dei fatti, il Comune ha disposto un’istruttoria interna, che prevede audizioni del personale della scuola e raccolta di informazioni.

Il benessere dei bambini è la priorità dell’attività che viene svolta nelle strutture educative comunali, e a questo scopo l’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia realizzerà una serie di incontri con le famiglie della scuola, già dalla settimana entrante.
Il lavoro quotidiano e continuo, svolto assieme ai genitori, di verifica degli obiettivi educativi, il piano della trasparenza e tutte le procedure messe in atto da sempre nei nidi e nelle scuole dell’infanzia dell’Istituzione verranno verificati e sviluppati ulteriormente, con un lavoro condiviso. I nidi e le scuole dell’infanzia accolgono ogni anno migliaia di famiglie e di bambini, sono da sempre spazi pubblici, piazze aperte al confronto e alla valutazione. Nulla di ciò toglie ed anzi avvalora ulteriormente il fatto che ogni responsabilità individuale va rilevata, accertata e perseguita con determinazione.

Quello che è accaduto addolora e non rende merito all’impegno costante e altamente professionale che ogni giorno viene svolto nelle scuole d’infanzia reggiane.

L’Amministrazione comunale, nel ribadire la piena fiducia nell’operato della magistratura e la propria totale disponibilità di collaborazione, si riserva la possibilità di prendere provvedimenti più rigidi nei confronti della maestra indagata, alla luce degli ulteriori accertamenti che verranno compiuti”.

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