Il commento alla giornata di serie A (di Gianni Bandiera)

Chi ha qualche capello bianco ricorda come fino a pochi anni fa acquistando una nuova automobile, era necessario effettuare un buon rodaggio. Ovvero, i pezzi meccanici erano assemblati in fabbrica con uno scarto di precisione, una tolleranza, che costringeva gli automobilisti a non spingere l’auto oltre alcuni limiti consigliati dal costruttore.

Se per le auto questo procedimento ormai è superato, non così per le squadre di calcio. Il rodaggio è necessario, irreparabilmente obbligatorio. Sta all’allenatore assemblare gambe, caviglie muscoli con tattiche e turn-over.

In tutto ciò il tifoso chiede solo una cosa: far risultato. Anche durante le prime partite.

Il rodaggio è comunque ai titoli di coda. Dallo scorso weekend si entra nel tunnel delle partite ogni tre giorni.

E seppure il campionato non possa dare alcun verdetto possiamo esprimere le prime sensazioni.

La domanda che si pone l’osservatore calcistico medio è sempre quella: chi potrà lottare per il primo posto assegnato d’ufficio alla Juve?

Chiamate a rispondere a questo interrogativo le società che hanno cercato di colmare il gap durante la recente campagna acquisti.

Il Napoli, nonostante la querelle dello stadio, le provocazioni di de Laurentis di ’emigrare’ a Bari, appare la più attrezzata. Da due anni non cambia nulla, il nocciolo dei giocatori è sempre lo stesso e ha trovato in Ancelloti nuova energia. Vedremo se applicando un maggior turn-over alla squadra e allentando la pressione sull’obbedienza ‘sarriana’ agli schemi, la rosa potrà resistere all’usura del tempo.

La Roma inciampa ancora, dopo il Milan è stato il Chievo a fruttare un cedimento – muscolare? mentale? – della squadra giallorossa. Il due a due sta stretto ai clivensi che all’ultimo secondo hanno rischiato di fare il goal del sorpasso.

Passando alle milanesi i giudizi sono sospesi, l’Inter come spesso capita da quelle parti, passa dal sogno all’incubo nello spazio di un mese. Campagna acquisti intelligente, mirata, allenatore dal profilo internazionale ma… alle prime curve dimostra i soliti limiti. Ad Appiano il problema è solo uno: la dirigenza.

Aleggia il fantasma di Antonio Conte forse in memoria del triplete alcuni appassionati ritengono che la guida tecnica sia data ad uno che prenda anche il timone dell’intera baracca. Non sappiamo se Conte risponda a questo profilo e possa ovviare ai limiti strutturali neroazzurri. Sappiamo solo che i bonus e la pazienza dei tifosi non sono infiniti. Alle 19 con il Tottenham nella gara d’esordio in Champion’s ne sapremo di più.

Il Milan ha, insieme alla Fiorentina, la rosa più giovane del campionato. Gattuso dopo ogni match analizza le partite con una capacità di lettura poco comuni. L’onestà intellettuale forse non basterà ma apprezziamo l’approccio e siamo certi che la squadra potrà crescere. Ogni giocatore sembra conoscere il proprio compito e ogni rincalzo entra in un meccanismo già noto. Forse non è tutto ma non è neppure poco.

Abbiamo relegato alla doppietta di CR7 solo un rigo perchè aspettare i suoi goal sembrava più un discorso da gossip che un vero e proprio problema. L’attesa vera sarà, per sua stessa definizione, nelle partite che lo entusiasmano maggiormente quando la musica della Champion’s dagli stadi europei arriverà nelle case dei tifosi.

Quando suonerà sarà il segnale. Il rodaggio è finito: andate a tutto gas!

Alla prossima.

Gianni Bandiera

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