Pd: “Grave responsabilità politica del Comune”. Pp: “E’ la sconfitta del sindaco”

Un avviso di garanzia non costituisce condanna e siamo garantisti.

Ma ci compete un giudizio politico che non deroga al rispetto della persona e delle indagini.

Il fatto nuovo e più rilevante di oggi è il sequestro del cantiere di una delle opere più controverse della storia dell’ultimo decennio, il Mall di Baganzola, insieme agli avvisi di garanzia per l’assessore Alinovi e altri due dipendenti del Comune.

Indipendentemente da ogni valutazione sulle responsabilità penali, di cui si occupa la magistratura, è innegabile che vi sia una grave responsabilità politica nell’inerzia del Comune di Parma e dell’amministrazione comunale in carica.

Lo abbiamo detto in tanti in questi mesi: il Comune non ha adeguato il piano rischi aeroportuali (strumento previsto dalla legge) alle norme vigenti, pur avendo avuto sei anni di tempo e pur sapendo perfettamente di esservi tenuto.

La cosa singolare è che nonostante nel dicembre 2017 Enac avesse ribadito al Comune l’impossibilità di costruire nuove opere in assenza di piano rischi aggiornato, lo stesso Comune abbia rilasciato un permesso di costruire, e ciò a maggior ragione considerando che sin dal 2011 il Comune era consapevole della necessità di adeguare il piano dei rischi avendolo espressamente previsto con delibera commissariale.

Ci auguriamo che il Comune abbia agito in base ad approfondite valutazioni di tipo tecnico e giuridico, nonostante abbia sempre risposto alle nostre interrogazioni, in Consiglio ed in commissione, in modo superficiale e sbrigativo.

Ma è assolutamente certo che se prima di rilasciare i permessi, il Comune avesse aggiornato il piano, i problemi che sono stati sollevati in questi mesi, oggi non avrebbero ragione di esistere.

L’amministrazione così facendo, ha messo a rischio anche l’aeroporto. Quella di oggi non è certo una buona notizia per lo scalo, intento a cercare capitali a sostegno di un asset più volte dichiarato strategico dalla amministrazione stessa. Come stia andando l’aumento di capitale lo scopriremo il 31 ottobre prossimo, data della sua scadenza. Occorre evidenziare che Enac, in un’altra lettera del luglio scorso, aveva adombrato il fatto che Mall e prolungamento della pista fossero potenzialmente incompatibili.

In sintesi, in attesa degli sviluppi, le valutazioni in merito alla permanenza in carica dell’assessore devono essere rimesse alla sensibilità dello stesso e a quella del Sindaco, ma nella vicenda la responsabilità politica dell’amministrazione è grave a prescindere dagli esiti che darà l’indagine in corso, e ciò quantomeno a titolo di inerzia amministrativa.

Gruppo consiliare Pd Parma
Segreteria cittadina Pd Parma


Mancato aggiornamento del Piano di Rischio aeroportuale, possibile interferenza tra l’area di cantiere del Mall con la pista dell’aeroporto, permessi di costruire “rilasciati sulla base di strumenti urbanistici superati, in violazione di una specifica norma posta a tutela dell’incolumità pubblica”: le contestazioni della Procura al Comune di Parma ripetono con autorità quanto da mesi sollevato da Legambiente, dall’Ente Nazionale Aviazione Civile, dai nostri gruppi di minoranza in Consiglio comunale con interrogazioni, comunicati, richieste di chiarimenti: davanti a tutto questo Assessore e Sindaco hanno opposto prima un muro di silenzio, poi arroganza e ironia, fino a negare l’evidenza. Ci hanno accusati di essere degli irresponsabili, ignorando ogni richiamo alla realtà e disprezzando platealmente qualsiasi invito alla prudenza. Oggi è una città intera che ancora una volta subisce le conseguenze di questi comportamenti.

L’intervento della magistratura è la sconfitta della politica, della democrazia, dei meccanismi di controllo e di autocorrezione che una buona amministrazione dovrebbe utilizzare con coraggio. Ed è, prima ancora che di un assessore, la sconfitta di un sindaco che ha costruito la sua immagine su continue rivoluzioni annunciate – dall’inceneritore in poi – e sulla narrazione di un mondo ecologista e solidale che nella realtà non esiste.

Quello che ora esiste è un cantiere sequestrato, che forse non avrebbe mai dovuto essere autorizzato, e accuse circostanziate che attendono risposte. E, lì vicino, un aeroporto senza prospettiva di sviluppo, la cui sbandierata pista per i Cargo è stata forse solo l’ultima della ennesime promesse mancate.

Bruno Agnetti, Pier Paolo Eramo, Paolo Scarpa
Parma Protagonista

perlavalbaganza