Quant’è lontana Roma vista da Parma. A Roma qualcuno si occupi dell’AV a Parma (di Lorenzo Lavagetto)

“Prendo il treno per Roma: pago il biglietto e mi faccio la foto. Cosa c’è di strano? Niente: è strano che si facciano la foto tanti parlamentari di tutta Italia. È per rassicurarci che vanno a lavorare?

L’alta velocità è stata una rivoluzione. A un parmigiano però tocca andare a Reggio o a Bologna e non si capisce come mai.

A Parma si sono spesi molti miliardi per fare l’interconnessione, una linea fatta apposta per avere i treni AV in stazione. Ma nonostante questo, quella linea è stata usata tre volte: per la Roma di Totti, per la Juve di CR7 (pare) e per un treno questa estate.

Il che prova che la linea funziona benissimo e, quindi, basterebbe volerla usare, come era previsto dal piano di esercizio del 97, quando tutti gli enti interessati sottoscrivevano un maxi accordo che prevedeva investimenti e collegamenti anche a Parma (l’interconnessione aveva anche lo scopo di alleggerire il traffico AV su Reggio). La stranezza è che il piano di esercizio 97 risulta quale allegato agli atti e negli archivi comunali gli atti ci sono tutti, ma quello, proprio quell’allegato, no, non c’è. Dov’è? Chissà. A Roma ci sarà?

Già perché in mancanza di quell’allegato qualcuno un po’ indolente ha concluso che “l’accordo non c’è”, oppure, peggio, che “se non si trova non possiamo chiedere i treni”. Convenienza di bottega: è più facile gridare al complotto reggiano che mettersi a trattare, del resto in politica non va di moda ammettere che non si è capaci di ottenere, in quei casi si dà la colpa a qualcuno e ciao. Così i cittadini di Parma si sono bevuti un bel po’ di consumo di suolo, espropri, un pacco di miliardi spesi per avere i treni, per poi sentirsi dire che gli accordi non si trovano, che la linea non si può usare “perché Reggio” o ultimamente perché usare l’interconnessione “rallenta” i treni di dieci minuti. Ma parliamo di un servizio di interesse pubblico pagato dai cittadini, con moltissimi treni in ritardo e non è forse vero che l’unica freccia che passa da Parma – per la linea ordinaria- fermandosi anche a Reggio rallenta molto di più?

La prima uscita dei leghisti appena eletti in parlamento non è stata molto incoraggiante: “colpa del PD” e comunque” non promettiamo”. Diciamolo, un po’ è vero: il PD non c’è riuscito ma ci ha provato (senza molti appoggi). E non mi pare un buon motivo per non riprovarci. Anzi, che il cambio di governo non aiuti? Sarei pronto ad applaudire.

Nessuno lo ricorda più, ma negli altri allegati agli accordi tav del 1997 c’erano 650 miliardi di lire stanziati per il raddoppio ferroviario della pontremolese, per il rifacimento della Parma Suzzara Mantova, per il raddoppio della linea Parma Fidenza, per una stazione al cepim, per un trenino di collegamento stazione – fiere, per la chiusura dell’anello tangenziale di Parma ed altro ancora. Roba seria.
Ma venti anni dopo poche cose sono state fatte, oltre alla chiusura delle tangenziali. Le altre…beh… meglio il ponte nord.

Dove siano finiti gli altri finanziamenti e quali occasioni abbiamo perso te lo chiedi quando, dopo venti anni, ancora discutiamo dell’isolamento della città, del raddoppio ferroviario della pontremolese, del si\no tibre, del mancato collegamento con il porto di Spezia, della Parma Brescia ed altri miliardi di cose che si sarebbero potute fare “ma poi”….il poi viene ostinatamente avvolto nel porto delle nebbie, dei non ricordo, del non si trova il documento, e tanti altri alibi ancora.

Bene se si vuole tralasciare “il poi” non sarebbe il caso di porre in essere un impegno costante possibilmente unitario, per cercare di ottenere almeno qualcosa di quel prezioso pacchetto di opere ed interventi?

E’ troppo chiedere che l’interconnessione venga utilizzata non solo per qualche blasonata squadra di calcio od in situazioni di emergenza bensì in via costante per rendere un servizio ai cittadini di Parma?

Spero che qualcuno intanto che è a Roma voglia occuparsene. In fin dei conti, siamo noi mortali a pagar loro il biglietto.”

Lo scrive il capogruppo del Pd Lorenzo Lavagetto su Facebook.

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