Il Tribunale del Riesame respinge la richiesta di dissequestro del cantiere del Mall di Baganzola

Il Tribunale del Riesama ha respinto la richiesta di dissequestro del cantiere del mall di Baganzola, noto come Parma Urban District.

Si ricorderà che fu la Guardia di Finanza di Parma a porre sotto sequestro l’area di 300mila metri quadrati compresa fra l’aeroporto, l’ente Fiere e l’autostrada del Sole, che deve ritenersi sottoposta a vincolo aeroportuale. In particolare, proprio nelle zone a ridosso dell’aeroporto, non è possibile edificare strutture o edifici frequentati da più persone come appunto centri commerciali al fine di minimizzare possibili rischi per la collettività.


La decisione del Tribunale del Riesame di prolungare il sequestro del cantiere del Centro Commerciale di Baganzola disposto dalla Procura della Repubblica da oltre un mese conferma che l’esposto delle associazioni ambientaliste era fondato, così come erano fondate le obiezioni emerse in sede di dibattito nelle sedi consiliari, mentre non erano sufficienti le controdeduzioni addotte da parte dell’Amministrazione. Allo stesso tempo la vicenda pone pesanti interrogativi sul futuro equilibrio economico finanziario del Comune di Parma in relazione alle possibili conseguenze del blocco del cantiere e sulle responsabilità connesse.

Di fronte a questi fatti, l’Amministrazione ha il dovere urgente di riesaminare la propria posizione, a salvaguardia degli interessi di tutta la città, prefigurando le diverse ipotesi di ricaduta sulla collettività. Preoccupano infatti i pericoli di possibili futuri risarcimenti per danni al soggetto attuatore, da parte del Comune che gli ha rilasciato il Premesso di costruire, nel caso la Magistratura accerti vizi di illegittimità. Si tratta di un cantiere già pienamente avviato per uno dei Centri Commerciali più grandi in Europa che avrebbe dovuto essere inaugurato tra pochi mesi e per il quale esisterebbero già contratti stipulati con società di gestione. L’eventuale annullamento (totale o parziale) del provvedimento autorizzativo così come ogni giorno di ritardo nei lavori rischia di trasformarsi in un danno economico di entità enorme, che il Comune potrebbe essere chiamato a pagare, qualora si accertassero sue responsabilità. Ci chiediamo nello stesso tempo che destino possano avere gli introiti da Oneri di Urbanizzazione relativi al Centro Commerciale, previsti nel bilancio preventivo e che ammontano ad alcuni milioni di euro.

Il rischio è che sia la città a pagare per una gestione quanto meno leggera della vicenda che, per la sua natura strategica (parliamo del più grande intervento edilizio a Parma da decenni) chiama in causa il Sindaco, che ne detiene pienamente tutta la responsabilità politica, la quale non è circoscrivibile a un singolo assessore o a qualche dirigente.

Rimaniamo in attesa delle decisioni della Magistratura, verso la quale nutriamo grande fiducia, e riteniamo che, da parte del Comune, sia doverosa da subito una verifica puntuale degli atti rilasciati, con tutte le conseguenze che risulteranno necessarie e con assoluta trasparenza.

Paolo Scarpa, Pier Paolo Eramo, Bruno Agnetti – Parma Protagonista

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