Dal Comune un fondo per commercianti e artigiani

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28/04/2010
h.13.00

Un fondo di controgaranzia per favorire l’accesso al credito da parte degli operatori del commercio e dell’artigianato, con l’obiettivo di sostenere la liquidità e fronteggiare emergenze di cassa per commercianti e artigiani.
Approvata dalla Giunta comunale la convenzione fra Comune di Parma e Cooperative di Garanzie fra Commercianti, Unifidi Emilia Romagna e Cofiter, con l’obiettivo di valorizzare le attività commerciali e artigianali in quanto luoghi di presidio essenziali per lo sviluppo e il consolidamento dell’economia della città, ma soprattutto per sostenere quelle imprese che maggiormente hanno risentito delle resistenze del sistema bancario all’apertura di nuove linee di credito, a seguito della crisi finanziaria economica mondiale.
L’intervento delle cooperative di garanzia, si concretizza in una garanzia a favore degli Istituti di Credito convenzionati per aumentare la capacità di credito dell’impresa.
Tali interventi si configurano non solo come strumento di sostegno alle imprese, ma anche come volano agli investimenti e allo sviluppo dell’economia locale nel suo complesso, stimolando investimenti strutturali qualificanti in aree soggette ed interessate da programmi di riqualificazione urbana e/o progetti di valorizzazione commerciale, in aderenza alle linee di indirizzo definite dall’Amministrazione Comunale.
In tal senso l’Amministrazione Comunale, ritenendo strategiche le piccole e medie imprese commerciali e artigianali presenti in città, ha stanziato 150mila euro per un fondo di controgaranzia. Il Fondo di controgaranzia aumenta la percentuale di garanzia fornita dai tre Consorzi fidi firmatari della convenzione: Cooperativa di garanzia fra commercianti, Unifidi Emilia Romagna e Cofiter.
I finanziamenti saranno garantiti dai Confidi e controgarantiti dal Fondo, il quale consente a quest’ultimo di aumentare la percentuale di garanzia al 50% dell’importo dei finanziamenti concessi alle imprese cittadine dagli istituti di credito (rispetto all’originario 30%).

BENEFICIARI E MODALITÀ DI ACCESSO
Beneficiarie della convenzione sono le imprese commerciali e artigianali iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Parma, operanti e attive e che: a) abbiano un’unità locale operante nel territorio del Comune di Parma; b) siano in regola con il pagamento del diritto annuale; c) non abbiano procedure concorsuali o protesti a carico; d) siano costituite da almeno 12 mesi al momento di presentazione della domanda.
I finanziamenti garantiti dai Confidi per esigenze di liquidità potranno avere durata massima 60 mesi e 30.000 euro massimo di importo. Saranno garantiti dai Confidi per il 50% dell’importo concesso alle imprese dalle banche e la controgaranzia – ovvero la garanzia prestata dal Fondo a favore dei Confidi – coprirà il 25% del finanziamento. Un Comitato tecnico composto da un rappresentante per ciascun Ente firmatario della Convenzione monitorerà la corretta gestione del Fondo.
L’impresa, all’atto della domanda, dovrà presentare al Confidi idonea documentazione atta a dimostrare la natura delle esigenze che stanno alla base della richiesta di finanziamento.

DICHIARAZIONI
Considerato il perdurare della crisi economica – ha spiegato il Sindaco Pietro Vignali e le conseguenti ristrettezze di accesso al credito, abbiamo l’obbligo di sostenere le piccole e medie imprese artigianali e commerciali che l’Amministrazione considera strategiche e spina dorsale del sistema economico cittadino. Si tratta spesso di imprese a conduzione familiare, e questo significa anche sostenere indirettamente le famiglie. Auspichiamo che questo fondo di controgaranzia possa essere sia volano per un rilancio economico sia un fattore di sicurezza urbana, essendo negozi e attività un presidio forte del territorio”.
C’è un’unica modalità per uscire dalla crisi – ha dichiarato l’assessore al Commercio Paolo Zoni ed è quella di ridare fiducia alle imprese e a chi ha voglia di lavorare. Con questa convenzione intendiamo anche sollecitare il sistema del credito, cioè le banche, perché quando un’impresa chiude è tutto un sistema che si impoverisce. Per questo dobbiamo lavorare tutti insieme per ridare ossigeno alle nostre imprese”.
Marco Zilioli (Cooperativa di garanzia tra i Commercianti) ha ricordato il lavoro di consorzi nell’aiutare le imprese anche per l’importante lavoro di presidio del territorio, mentre Alberto Bertoli (Unifidi Emilia Romagna) ha sottolineato la necessità di garantire liquidità alle piccole medie imprese.

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