Illuminazione pubblica: due milioni di risparmio all’anno per il Comune di Parma

Quando le risorse non sono infinite, anche nella gestione della cosa pubblica, la necessità aguzza l’ingegno.
Il Comune di Parma, per far fronte ai problemi finanziari ben noti e purtroppo in buona parte condivisi con quasi tutti gli enti locali, sta verificando tutte le situazioni di attività e di prestazioni di servizi nelle quali si possa dare corso a risparmi rispetto alla spesa storica.
L’operazione viene condotta con la collaborazione determinante di Parma Infrastrutture, il braccio operativo del Comune, che sta intervenendo in questo senso, soprattutto sul versante dei costi energetici.
L’azione più significativa è stata condotta grazie alla rimodulazione del contratto con IREN per l’illuminazione pubblica, stipulato nel 2000 , al quale il Comune è legato fino all’anno 2021.
L’accordo di revisione, formalizzato mercoledì scorso con una delibera di Giunta, consente alle casse comunali, fin dall’anno corrente, un risparmio di 1.900.000 euro l’anno. Infatti la spesa complessiva per la gestione del servizio (consumi, manutenzione ordinaria e straordinaria, interventi migliorativi sulla rete) passa dai 5.800.000 euro, costo del 2013 alle condizioni vigenti, ai 3.900.000 euro per l’anno 2013.
Solo in piccola parte (200.000 euro) la riduzione del costo è dovuta alla modifica dell’orario di accensione già in vigore, che ha comportato una riduzione di illuminazione di mezz’ora al mattino (accensione ritardata) e mezz’ora alla sera (spegnimento anticipato).
Il resto del risparmio deriva dalla installazione di regolatori di flusso da parte di Iren e dalla razionalizzazione negli interventi della società di gestione, senza che questo comporti alcun peggioramento del servizio per i cittadini
Con questa rimodulazione del contratto – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi va nella giusta direzione dell’efficientamento della spesa pubblica con riduzione degli sprechi e dei consumi energetici, a fronte di una incidenza assolutamente minima sul livello del servizio e potremo investire i proventi per attività volte a migliorare la manutenzione a vantaggio della collettività”.
Inoltre, si è convenuto con IREN stessa sulla necessità di mettere in atto meccanismi di controllo più stringenti su quelli che vengono definiti “tempi di reazione” da parte del gestore in materia di manutenzione dei 34.000 corpi illuminanti (lampioni), compresa la sostituzione di lampade spente, per la quale si sono ravvisati in passato elementi di criticità.

lombatti_mar24