Assegnato l’appalto per la costruzione della Racagni

16/07/2013
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E’ stato assegnato all’Ati – Associazione temporanea di imprese – Getech Srl, Marlegno Srl, tramite la società di progettazione ViTre Studio, l’appalto per la realizzazione dei lavori inerenti la demolizione e ricostruzione della scuola Paolo Racagni e della nuova palestra.
Il progetto è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte l’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, il vicesindaco Nicoletta Paci con delega alla scuola ed ai servizi educativi, Alberto Cacciani amministratore unico di Getech ed il progettista architetto Gianluca Perottoni.
“Andiamo verso la ricostruzione della scuola Racagni – ha detto l’assessore Alinovi – un edificio all’avanguardia da un punto di vista energetico, caratterizzato dall’utilizzo di materiali innovativi e da un comfort ambientale e climatico volto a garantire il benessere di coloro che la frequenteranno. Un’opera importante il cui progetto definitivo verrà illustrato in autunno al quartiere Pablo. Grazie al ribasso d’asta è stato possibile procedere all’assegnazione contestuale dell’appalto per la demolizione e ricostruzione non solo della scuola Racagni ma anche della nuova palestra prevedendo una spesa pari a 8 milioni di euro. Il ribasso d’asta ci ha permesso di risparmiare circa 1 milione di euro che l’Amministrazione potrà investire il prossimo anno sempre per migliorare l’edilizia scolastica”.
“La nuova scuola – ha sottolineato il vicesindaco Nicoletta Paci – rivesta un’importanza notevole non solo per il tessuto urbano del quartiere Pablo, ma per l’intera città. Un progetto, quello che presentiamo oggi, che prevede spazi fruibili dai cittadini come l’auditorium e la palestra, accanto a quelli prettamente scolastici, e che si integra appieno nel contesto di riferimento”.
Alberto Cacciani, amministratore unico di Getech Srl, ha garantito da parte delle aziende appaltatrici il massimo impegno nel rispetto dei tempi e delle modalità di realizzazione. Mentre l’architetto Gianluca Perottoni si è soffermato sulle caratteristiche costruttive dell’edificio fornendo una dettagliata spiegazione circa i materiali di costruzione e l’utilizzo degli spazi. Un’opera da circa 8 milioni di euro che verrà realizzata nell’arco di poco meno di un anno, come previsto dal disciplinare di gara.
Il primo stralcio dei lavori relativo alla demolizione e ricostruzione della scuola ammonta a 7.160.000 euro; il secondo stralcio relativo alla palestra ammonta a 905.000 euro. La struttura si sviluppa su tre piani: piano terra, primo piano e secondo piano. A settembre del 2014 le 16 classi della Racagni ospitate oggi in parte alla Cocconi (10) ed in parte alla Corazza (6), potranno usufruire di una nuova struttura moderna e all’avanguardia da un punto di vista ambientale. Il responsabile unico del procedimento per il Comune di Parma è l’ingegnere Silvia Ferrari, il progettista architettonico è l’architetto Gianluca Perottoni, gli strutturisti sono gli ingegneri Giacomo Zanotti e Franco Vergeat, impianti elettrici a cura dell’ingegner Matteo Munari, impianti meccanici a cura degli ingegneri Ivan Mattarolo e Giovanni Beda, acustica a cura dell’ingegner Silvia Dall’Igna, studi geologici di Claudia Centomo.
Un edificio “passivo” ovvero che anticipa le direttive comunitarie, che prevedono l’obbligo, entro il 31.12.2018, della realizzazione di edifici pubblici di nuova costruzione a “energia quasi 0”. Attenzione, quindi, non solo agli aspetti funzionali ed architettonici: la scuola è stata pensata per ospitare fino a 4 sezioni di scuola primaria, ma anche attenzione agli spazi aperti al rapporto tra esterno ed interno dell’edificio, con l’innalzamento dei comfort interni e la riduzione del fabbisogno energetico. La superficie netta totale del piano terra è di 2.326 metri quadrati con aule di interciclo, l’auditorium, i servizi, la palestra, gli uffici di direzione scolastica. Il primo piano ha una superficie totale netta di 1.491 metri quadrati con cinque aule didattiche, aule di interciclo, laboratori di lingue – arte – informatica- scienze e musica, mensa e relativi spazi, locali tecnici e di servizio. Il secondo piano ha una superficie totale netta pari a 1.030 metri quadrati e comprende 10 aule didattiche e spazi di servizio.
Il nuovo complesso sarà caratterizzato dall’utilizzo di materiali fortemente innovativi con un sistema costruttivo in legno, segnato da un elevato grado di coibentazione dell’involucro esterno con particolare riferimento alle pareti, al tetto ed al pavimento. Anche gli infissi e le finestre saranno realizzati in modo tale da limitare al massimo la dispersione energetica con la previsione di doppi e tripli vetri, a cui si aggiunge un sistema di ventilazione in grado di ricambiare l’aria interna ogni 30 minuti, trattenendo il calore.
La nuova scuola sarà un edificio, cosiddetto, “passivo” in grado tendenzialmente di produrre più energia primaria di quella consumata, grazie anche alla presenza di un impianto di pannelli fotovoltaici sul tetto. La realizzazione del progetto attuale nasce da un percorso di confronto e di partecipazione che ha visto l’Amministrazione, in particolare l’assessorato alla scuola ed ai servizi educativi e l’assessorato ai lavori pubblici, confrontarsi con i portatori di interessi, tra cui la dirigenza scolastica, i corpo docente, il consiglio di istituto, i genitori e i cittadini del quartiere per approntare un progetto che tenesse il più possibile conto delle loro istanze, tra cui la migliore accessibilità e fruibilità degli spazi, maggiore comfort ambientale e climatico e l’attenzione all’organizzazione degli spazi esterni e del verde accessorio. La nuova scuola sarà dotata di cucina con annessa mensa, una palestra adeguata al basket e utilizzabile al di fuori dell’attività scolastica e un auditorium da 150 posti.
L’aggiudicazione dell’appalto è avvenuta secondo il sistema dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”: il prezzo proposto ha inciso nella misura del 30%, mentre il restate 70% è’ dipeso dalla qualità della progettazione, sulla base dei requisiti stabiliti dal Comune.

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