“Fatti e misfatti all’ombra del patibolo”

13/06/2014

Gent. Direttore Marsiletti,
il suo articolo ha il pregio innegabile di far rivivere la storia della Rivoluzione Francese. Anche se data in dosi minime rimane sempre storia, ma l’articolo rimane falsato in alcuni presupposti, e come tale porta a conclusioni errate sia sui personaggi che sui fatti e sconfina nel campo della fanta-storia di Parma.
Hébert (nella foto) aka Alessandro Guardamagna non ha contribuito né ancor meno dato il via ad alcun processo farsa nei confronti di Danton aka Pizzarotti. Ha invece – senza avere svolto alcuna azione da delatore – da un oltre un anno preso consapevolezza insieme a molti altri che a Parma-Parigi di rivoluzionario c’è poco e che la guida del direttorio sembra sempre più simile ad una versione sciatta dell’ancien regime. Per condurre un’indagine approfondita sugli svariati argomenti su cui abbiamo avuto modo e piacere di confrontarci, la invito a considerare un altro approccio di ricostruzione storica, basato su fonti primarie ancora non ghigliottinate. Visto che è informato su temi di interesse pubblico chieda a Danton (aka Pizzarotti) di spiegare perché la consultazione popolare sull’inceneritore che doveva avvenire in caso che non si riuscisse a chiudere il forno non è mai stata avviata, o perché ha scelto Fouché (aka Bagnacani) in contrasto a tutti i regolamenti e le dichiarazioni fatte (se riesce qui la cosa è quasi da Pulitzer della storiografia!)
Fra temi più particolari può farsi spiegare ad esempio perché ha criticato le modalità di scelta degli sconosciuti rappresentanti del popolo voluta da Robespierre (aka Beppe Grillo) e Saint Just (aka Casaleggio) durante le ultime elezioni e poi ha finito lui stesso per supportare un rappresentante del tutto sconosciuto, oppure perché di comune accordo con la maggioranza del direttorio ha usato accuse false di tradimento per epurare persone – non il sottoscritto per esser chiari – che si erano fatte un mazzo tanto per la rivoluzione e facevano notare a Danton e co. che qualcosa non andava, il tutto seguendo le stesse modalità di Robespierre (Beppe Grillo) e Saint Just (Gianroberto Casaleggio) che tanto criticava per scelte analoghe verso alcuni rappresentanti alla costituente di Roma.
Alcune di queste cose le ha ripetutamente chieste anche Hébert al direttorio e a Danton, ma non è riuscito ad ottenere risposte oggettive di alcun tipo. Lei potrebbe avere maggior fortuna, ma sia chiaro che servono riscontri oggettivi – documenti, verbali, dichiarazioni provate di testimoni, etc… – per supportare gli scritti e le conclusioni, non proclami alla direttorio (aka marketing) o uscite sul nemico esterno (aka PD), perché quelle sono solo retaggi da ancien regime (aka vecchia politica) per gettar fumo e parlar d’altro evitando i confronti, e potrebbero andare bene per la rubrica del libello delle Bufale che presto metterà in giro Danton. Se non indaga non farà mai della storia alla David Chandler e vista la sua originalità sarebbe un peccato.
Cordialmente

Alessandro Guardamagna
Attivista M5S Parma

perlavalbaganza