Donne, verso un Piano regionale antiviolenza

06/05/2015
h.15.50

Un Piano regionale antiviolenza. Con al centro la prevenzione, il supporto ai servizi già esistenti sul territorio, il riconoscimento dei Centri – insieme agli enti locali – quali interlocutori privilegiati, la formazione e l’educazione, a partire dai banchi di scuola.
L’ha annunciato l’assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti, che ha incontrato stamani una rappresentanza del Coordinamento dei Centri antiviolenza per le donne dell’Emilia-Romagna, tra cui la presidente Samuela Frigeri (che è anche referente per Parma) e Anna Pramstrahler (Casa delle donne per non subire violenza di Bologna e vicepresidente della rete nazionale DiRe).
Insieme al Piano, previsto peraltro dalla legge quadro per le Pari opportunità (6/2014), verrà costituito anche un Osservatorio sul monitoraggio delle violenze di genere in Emilia-Romagna, “a cui vogliamo associare anche un apposito registro che dovrà censire strutture e sportelli attivi sul territorio” ha spiegato l’assessore.
Sono 15 i Centri antiviolenza per le donne dell’Emilia-Romagna, con 22 sedi totali in tutte e 9 le province; 13 quelli che fanno parte del Coordinamento. Completano il quadro i 4 centri di trattamento per uomini che usano comportamenti violenti (il primo attivato a Modena tre anni fa, seguito dalle realtà di Parma, Ferrara e Forlì).
“Quello di oggi è l’inizio di un percorso – ha aggiunto Petitti – : come Regione, vogliamo costruire insieme al Coordinamento dei Centri e agli enti locali il Piano, e realizzarlo entro l’anno. Ci incontreremo nuovamente a breve, nelle prossime settimane. Dalla violenza si può uscire, lo dimostrano tante storie di donne accolte, ospitate e seguite dai Centri e dalle Case presenti in Emilia-Romagna. E’ una realtà, questa, di grande valore, che merita ancora più attenzione e potenziamento”.
In attesa del decreto che dovrà ripartire tra tutte le Regioni i 9 milioni di risorse nazionali (dal Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’assistenza e il sostegno alle donne vittime di violenza), la Giunta dell’Emilia-Romagna sta ultimando la delibera che destinerà ai Comuni sede dei Centri 346mila euro per costruire nuove strutture o rafforzare quelle già esistenti. Si tratta di risorse che si vanno ad aggiungere agli 850mila euro già liquidati nel 2014. “Noi ci siamo – ha concluso l’assessore – , e vogliamo essere al fianco di tutte le donne”.

lombatti_mar24

Donne, verso un Piano regionale antiviolenza

06/05/2015
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Un Piano regionale antiviolenza. Con al centro la prevenzione, il supporto ai servizi già esistenti sul territorio, il riconoscimento dei Centri – insieme agli enti locali – quali interlocutori privilegiati, la formazione e l’educazione, a partire dai banchi di scuola.
L’ha annunciato l’assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti, che ha incontrato stamani una rappresentanza del Coordinamento dei Centri antiviolenza per le donne dell’Emilia-Romagna, tra cui la presidente Samuela Frigeri (che è anche referente per Parma) e Anna Pramstrahler (Casa delle donne per non subire violenza di Bologna e vicepresidente della rete nazionale DiRe).
Insieme al Piano, previsto peraltro dalla legge quadro per le Pari opportunità (6/2014), verrà costituito anche un Osservatorio sul monitoraggio delle violenze di genere in Emilia-Romagna, “a cui vogliamo associare anche un apposito registro che dovrà censire strutture e sportelli attivi sul territorio” ha spiegato l’assessore.
Sono 15 i Centri antiviolenza per le donne dell’Emilia-Romagna, con 22 sedi totali in tutte e 9 le province; 13 quelli che fanno parte del Coordinamento. Completano il quadro i 4 centri di trattamento per uomini che usano comportamenti violenti (il primo attivato a Modena tre anni fa, seguito dalle realtà di Parma, Ferrara e Forlì).
“Quello di oggi è l’inizio di un percorso – ha aggiunto Petitti – : come Regione, vogliamo costruire insieme al Coordinamento dei Centri e agli enti locali il Piano, e realizzarlo entro l’anno. Ci incontreremo nuovamente a breve, nelle prossime settimane. Dalla violenza si può uscire, lo dimostrano tante storie di donne accolte, ospitate e seguite dai Centri e dalle Case presenti in Emilia-Romagna. E’ una realtà, questa, di grande valore, che merita ancora più attenzione e potenziamento”.
In attesa del decreto che dovrà ripartire tra tutte le Regioni i 9 milioni di risorse nazionali (dal Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’assistenza e il sostegno alle donne vittime di violenza), la Giunta dell’Emilia-Romagna sta ultimando la delibera che destinerà ai Comuni sede dei Centri 346mila euro per costruire nuove strutture o rafforzare quelle già esistenti. Si tratta di risorse che si vanno ad aggiungere agli 850mila euro già liquidati nel 2014. “Noi ci siamo – ha concluso l’assessore – , e vogliamo essere al fianco di tutte le donne”.

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