
TeoDaily – Con l’arrivo della Gerusalemme Celeste, giunge a conclusione il percorso escatologico (il destino ultimo dell’uomo nell’aldilà) proposto dalla catechesi cattolica, che TeoDaily attraversato col giudizio personale alla morte, la resurrezione dei corpi e il giudizio universale alla fine dei tempi.
Mentre per il mondo giudaico l’attesa della nuova Gerusalemme coincide con la restaurazione della Gerusalemme storica e del suo Tempio, per il mondo cristiano la Gerusalemme Celeste appresenta il compimento escatologico, è la visione che costituisce l’avvenimento conclusivo dell’Apocalisse di Giovanni.
Alla fine dei tempi, per l’appunto, il regno di Dio giungerà alla sua pienezza.
Dopo il giudizio universale i giusti regneranno per sempre con Cristo, glorificati in corpo e anima, e lo stesso universo sarà rinnovato.
Questo misterioso rinnovamento, che trasformerà l’umanità e il mondo, dalla Sacra Scrittura è definito con l’espressione “i nuovi cieli e una terra nuova”. Sarà la realizzazione definitiva del disegno di Dio di “ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra”.
In questo nuovo universo, la Gerusalemme celeste, Dio avrà la sua dimora in mezzo agli uomini. Egli “tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate” (Ap 21,4).
Per l’uomo questo compimento sarà la realizzazione definitiva dell’unità del genere umano, voluta da Dio fin dalla creazione. Coloro che saranno uniti a Cristo formeranno la comunità dei redenti, la “Città santa” di Dio. Essa non sarà più ferita dal peccato, dalle impurità, dall’amor proprio, che distruggono o feriscono la comunità terrena degli uomini.
Quanto al cosmo, la Rivelazione afferma la profonda comunione di destino fra il mondo materiale e l’uomo. Anche l’universo visibile, dunque, è destinato ad essere trasformato, “affinché il mondo stesso, restaurato nel suo stato primitivo, sia, senza più alcun ostacolo, al servizio dei giusti”, partecipando alla loro glorificazione in Gesù Cristo risorto.
Ignoriamo il tempo in cui saranno portate a compimento la terra e l’umanità, e non sappiamo il modo in cui sarà trasformato l’universo. Passa certamente l’aspetto di questo mondo, deformato dal peccato. Sappiamo, però, dalla Rivelazione che Dio prepara una nuova abitazione e una terra nuova, in cui abita la giustizia, e la cui felicità sazierà sovrabbondantemente tutti i desideri di pace che salgono nel cuore degli uomini.
Se saremo giusti, vivremo per sempre nella Gerusalemme Celeste, con il nostro corpo materiale trasfigurato, e la visione beatifica, nella quale Dio si manifesterà in modo inesauribile agli eletti, sarà sorgente perenne di gaudio, di pace e di reciproca comunione.
Dio allora sarà “tutto in tutti “, nella vita eterna.
Amen.

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