1 dicembre 1955: il rifiuto di Rosa Parks

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Esattamente 60 anni fa a Montgomery, capitale dell’Alabama dove vigeva la segregazione razziale, la quarantaduenne Rosa Parks fu arrestata per aver rifiutato di cedere il suo posto nel settore comune di un autobus pubblico ad un uomo bianco, come imponevano le norme cittadine che regolavano il trasporto urbano.

In seguito alla disubbidienza della Parks, il giovane pastore battista Martin Luther King organizzerà proprio a Montgomery il boicottaggio degli autobus, che sarà infine coronato da successo. L’episodio farà di Rosa Parks “La madre del movimento per i diritti civili”.

La Parks, nata nel 1913 a Tuskegee in Alabama, lavorava in un magazzino locale come sarta e nel 1943 era entrata a far parte della sezione locale del NAACP, la National Association for the Advancement of Colored People (NAACP ).

Il suo rifiuto di cedere il proprio posto sul bus fu spontaneo, ma non semplicemente motivato dal dolore che la colpiva agli arti inferiori e che le rendeva difficile rimanere in piedi, come la leggenda popolare vorrebbe. In realtà i leader locali per i diritti civili stavano discutendo da mesi il modo migliore per sfidare le leggi razziste del sistema di trasporto pubblico di Montgomery, e la Parks era a conoscenza di tali propositi.

Rosa Parks morì il 24 ottobre 2005. Tre giorni dopo, il Senato degli Stati Uniti consentiva che la sua salma fosse seppellita nella Rotunda del Campidoglio a Washington, che simbolicamente rappresenta il cuore della capitale dello stato americano.

Alessandro Guardamagna

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