La Cgil di Parma interviene a fianco dell’Anpi

29/01/2009
h.15.40
 
È stata presentata nei giorni scorsi, da Lucio Barani del Pdl, una proposta di legge, la 1360, sottoscritta da numerosi esponenti del centro-destra, che prevede l’istituzione di un nuovo “Ordine del Tricolore” da conferire a coloro che, durante la seconda guerra mondiale, hanno fatto parte di formazioni armate partigiane o gappiste così come a coloro che facevano riferimento alla Repubblica sociale italiana.
“Si tratta – secondo Patrizia Maestri, segretaria generale dello SPI Cgil di Parma – di una sostanziale equiparazione tra coloro che combattevano per la libertà e coloro che volevano la prosecuzione della dittatura fascista, come i repubblichini di Salò. Bene ha fatto l’ANPI a insorgere contro questa proposta, inaccettabile e vergognosa”.
Patrizia Maestri ricorda che “non è la prima volta che, nel corso degli ultimi anni, si tenta di mettere acriticamente sullo stesso piano antifascisti e fascisti, coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia del Paese e coloro che erano contrari a questi principi.
In questo modo si metterebbero in discussione i valori stessi su cui è sorta la Repubblica italiana e la stessa Costituzione. Il nostro sindacato, che conta ancora numerosi ex partigiani, non potrebbe mai accettare di mettere in discussione la memoria di quelle battaglie e di quelle morti”.
Lo SPI Cgil di Parma ribadisce dunque di schierarsi al fianco dell’ANPI e, conclude la Maestri, “anche in occasione del 65° anniversario degli scioperi del marzo 1944, che vedrà il sindacato porre al centro delle sue iniziative la memoria della Resistenza e i valori della Costituzione, farà sentire in ogni territorio la sua voce al fianco delle associazioni resistenziali, affinché questa proposta non abbia seguito nella discussione parlamentare e venga respinta ogni ipotesi revisionista su quell’epoca storica”.

Cgil Parma
Ufficio Stampa

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