“Questo non è il calcio che voglio io”

07/02/2009

(si ringrazia fcparma.com per la collaborazione)

Francesco Guidolin, stasera il Parma ha palesato molti problemi…
“Sì. Abbiamo fatto un passo indietro notevolissimo rispetto alle ultime nostre prestazioni e al nostro ultimo periodo: francamente faccio ancora fatica a capire perché noi non riusciamo a giocarci la partita della vita tutte le settimane, quando sappiamo che gli avversari, contro di noi, e con tutti gli altri, giocano la partita come fosse una finale.
Non so: o mi sono rincretinito io o c’è qualcosa che non torna, perché è vero che non è tanto tempo che ho in mano la guida tecnica della squadra, ma è anche vero che questa non è la squadra che gioca il calcio che voglio io. E’ proprio quello che gioca l’Ancona il calcio che voglio io, cioè fatto di intensità, di grande aggressività, che è stato quello che mi ha portato a fare una buona carriera e ad ottenere risultati ovunque. Purtroppo non riesco ancora ad immettere completamente questa mentalità ai miei giocatori.
Noi lavoriamo benissimo durante la settimana, ma non riusciamo a tradurre quello che facciamo in allenamento sul campo: stasera, almeno, è andata così, altre volte no, se no non saremmo quarti o quinti in classifica. La nostra rimonta c’è stata, il nostro riavvicinarsi alla vetta della classifica c’è stato, ma per ottenere quello che vogliamo tutti ci vuole ben altro rispetto a quello che abbiamo fatto questa sera e mi assumo le mie responsabilità.”

La vicenda di Cristiano Lucarelli potrebbe essere la spia di un malessere più generalizzato?
“Non credo: questo è stato solo un episodio che non c’entra niente. Noi non abbiamo alibi: noi abbiamo avuto il tempo di preparare la nostra partita e siamo stati battuti da un avversario che ci ha messo sotto sotto tutti i punti di vista, quindi complimenti all’Ancona. Non ci sono tante parole da fare e nemmeno scuse da cercare.”

Se c’è stato uno strappo con Lucarelli come fare a ricomporlo, se è il caso di ricomporlo?
“A questo deve pensare la Società: questo non è sicuramente un argomento che ho voglia di trattare adesso, ma, come dicevo poco fa, non ha sicuramente influito sulla prestazione della squadra. Ci penserà la Società.”

Dopo una prestazione del genere diventa ancora più duro raggiungere l’obiettivo: è preoccupato?
“Si. Sono preoccupato, ma anche convinto che abbiamo ancora i mezzi e la possibilità per invertire la tendenza. E’ stato un passo falso, un passo all’indietro; un passo di gambero piuttosto lungo, che non mi aspettavo e che non ci voleva, ma abbiamo la possibilità di riemergere.”

Cosa ci vuole per riemergere, che cosa si aspetta dai suoi come reazione?
“La presa di coscienza che questo campionato è duro dal punto di vista fisico, della mentalità e dell’interpretazione della gara. Credo che questo sia il passaggio fondamentale che dirà se sapremo cogliere la fortuna o se andremo incontro ad un campionato anonimo.”

Il Presidente Ghirardi era furente?
“Il Presidente è molto amareggiato come lo siamo tutti: a me dispiace per lui, per il club, per tutti noi, ma purtroppo questa è la realtà.”

Cosa vi siete detti?
“Ci siamo parlati per cercare di capire i perché. Francamente dare una risposta è difficile. Noi giochiamo per l’alta classifica, ma non si può giocare così. Si esce dal giro delle squadre che possono puntare alla promozione se ne facciamo ancora due o tre di questo tipo.
Stiamo cercando di capire, nell’amarezza generale, quello che è successo, senza nascondersi dalle proprie responsabilità, perché io sono il tecnico e devo prendermi le mie. Io, ogni tanto, come stasera, mi chiedo se mi sono rimbecillito, perché potrebbe anche essere così, fatto sta che le mie squadre non giocano così.”

Il Parma non ha saputo imporre il suo gioco, dunque l’Ancona l’ha fatta sua…
“Non abbiamo alibi, non abbiamo scuse: abbiamo giocato male, siamo stati battuti sotto tutti i punti di vista e questa è la cosa che più mi fa star male e mi rendo deluso ed amareggiato, perché sintetizzando io trovo che la mia squadra non ha ancora capito che questo campionato si vince prima giocando la partita della vita e poi mettendo in campo anche le qualità.
Se si pensa di fare un campionato di vertice giocando di fioretto credo che incontreremo ancora grandissimi ostacoli e tante delusioni, mentre quello che conta, in questo campionato, è l’organizzazione, la corsa, il dinamismo, l’intensità, una mentalità che io oggi nella mia squadra non ho visto, che avevo visto altre volte, ma che oggi non c’è stata, perciò un passo indietro deludente.
Niente alibi o scuse: abbiamo perso e l’Ancona ha meritato di batterci.”

Una sconfitta per 2-0 ad Ancona non se l’aspettava nessuno…
“Io, come chiunque fa calcio da tanti anni, so benissimo che le insidie sono sempre dietro l’angolo. Non credo che la squadra abbia snobbato l’impegno, però le partite bisogna giocarle come se fossero finali e noi facciamo fatica a farlo.”

Il Parma manca nella continuità nel dare il cambio di passo ai risultati…
“Questa è la prima sconfitta davvero netta e brutta della mia gestione. I risultati positivi che abbiamo fatto fino ad oggi avrebbero dovuto darci maggiore spinta, concentrazione, serenità, nella mentalità che stiamo cercando, faticosamente, di acquisire; ma oggi, di tutto ciò, non si è visto niente.”

C’è qualcosa da salvare di oggi?
“No, assolutamente niente.”

Una verifica arriva subito sabato contro una squadra di alta classifica…
“Avremo una settimana di lavoro per leccarci le ferite e riproporci, sperando di fornire una prestazione diversa da quella di oggi.”

Le difficoltà nascono più dal campo o dalla testa?
“Diciamo una cosa che va di pari passo. L’avversario ci affronta sempre con le armi affilate al 110%: noi dobbiamo averle al 110%. Solo così si può pensare di far bene la partita o il campionato e di dare seguito ai risultati positivi.
Da questo punto di vista, o perché sentiamo troppo la pressione, o perché abbiamo un pizzico di superficialità, anche se non la chiamerei proprio così, non riusciamo a metterci alla pari con gli altri. Non abbiamo ancora la mentalità di questa categoria.”

Il forfait di Morrone, in fase di riscaldamento, sostituito da Lunardini…
“Morrone ha avuto un problema muscolare (al flessore coscia destra, nda) prima di iniziare: non poteva giocare.”

perlavalbaganza