Rimosso uno spillo a una bimba di 9 mesi

17/02/2009
h.11.00
 
L’ingestione di uno spillo mette a serio rischio la vita di una bambina di 9 mesi. Un difficile e lungo intervento di endoscopia, condotto dall’equipe di Gastroenterologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, guidata da Gian Luigi de’ Angelis, ha permesso di rimuovere dall’intestino il piccolo oggetto acuminato e dichiarare fuori pericolo la bambina. Il tutto è avvenuto lo scorso fine settimana.
Alla mezzanotte di venerdì 13 febbraio, all’Ospedale Maggiore di Parma è arrivata, trasferita in urgenza dall’Ospedale di Piacenza, una bimba di 9 mesi, ricoverata per ingestione accidentale di uno spillo.
A seguito di un esame radiologico, che evidenziava uno stomaco pieno di alimenti, dopo un consulto tra il prof. de’ Angelis e la dr.ssa Barbara Bizzarri, in quel momento medico di guardia in Pediatria e contemporaneamente medico reperibile per l’endoscopia pediatrica, veniva deciso di non procedere all’endoscopia urgente e di tenere sotto continuo monitoraggio la bambina.
Sabato mattina, dopo rivalutazione radiologica che confermava il sospetto di ritenzione gastrica, de’ Angelis, coadiuvato dalla specialista Fabiola Fornaroli e dall’anestesista Federico Buzzi, provvedeva all’endoscopia, in anestesia generale.
Lo spillo è stato ritrovato nel duodeno distale, con la punta già ben penetrata  nella mucosa intestinale. L’aggancio e la successiva estrazione hanno richiesto circa un’ora di manovre senza che si siano verificate lesioni traumatiche della mucosa.
L’eccezionalità dell’intervento sta nel fatto che, oltre alla rarità dell’incidente e alla difficoltà tecnica di per sé stessa elevata, l’equipe non ha potuto usare nella fase di estrazione nessun presidio di protezione alla punta acuminata (es. cappuccio di silicone) in quanto si trattava di una bambina molto piccola, di soli 8 Kg.

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