Ipoteca Berzieri, “operazione indifendibile”

19/02/2009
h.13.10
 
“La nostra puntuale indagine ha fatto emergere lo sconcio del Berzieri messo nelle mani delle banche per avere finanziamenti utili a tappare i buchi di una gestione assurda delle terme. Giustificare questa operazione è difendere l’indifendibile”.
Con queste parole il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Luigi Giuseppe Villani, ha replicato all’intervento con il quale i vertici di Terme di Salsomaggiore s.p.a. hanno cercato di giustificare l’operazione di iscrizione ad ipoteca del prestigioso stabilimento termale Lorenzo Berzieri, peraltro tutelato come monumento di pregio artistico ed architettonico.
“A mettersi nei panni dell’avvocato del diavolo è ora il presidente di Terme Alessandrini che con un excursus delle vicende economiche di Terme, non tanto credibile, tenta la strada alla moda del negazionismo – ha quindi aggiunto il Consigliere regionale di Forza Italia – PDL – Tutta la manna di cui parla non è piovuta dal cielo ne tantomeno è merito dell’esoso management chiamato a dirigere la società termale. In realtà, infatti, non esiste perché la società termale è ormai come una casa di cristallo per le paurose difficoltà della stessa nei confronti dei fornitori.
Sentire poi la solita solfa sulle salvifiche dismissioni no core come la Bertanella e il rammarico per le vendite non effettuate significa che Alessandrini, allineato e coperto dietro al detto management, ha capito poco di quel che accade alle Terme. Sulle cifre però una considerazione va fatta ossia quando il Direttore generale declama il dimezzamento della perdita di 4 milioni del 2007 ottenuta però, sibila tra i denti, con le plusvalenze delle vendite per circa 1,5 milioni. Bella forza, non c’è che dire”.
Anche il consigliere comunale di Forza Italia – PDL Lupo Barral non manca di far sentire la sua voce e tira direttamente in ballo il sindaco di Salsomaggiore Massimo Tedeschi: “A parte i volteggi da trapezisti dei manager, gravi emergono le responsabilità del Sindaco che ha proposto e protetto la nascita di un management calato dal modenese, del tutto alieno all’azienda, e fatto da direttori generali, segretarie, consulenti, amici dei consulenti e dirigenti per un costo spropositato senza che in 2 anni abbiano prodotto alcun ché se non un piano industriale ridicolo e la moltiplicazione dei loro stipendi.
Ha cacciato a casa 16 lavoratori della Bertanella con la dismissione di un ramo di azienda attivo, nel silenzio colpevole del sindacato, indebolendo l’azienda e aggravando la situazione dei costi nel miraggio dell’ennesima speculazione edilizia; è arrivato alla vendita delle poltrone dello Zoja; e ora siamo al capitolo dell’ipoteca sul monumento simbolo della città”.
“Tutto quello che stanno facendo sembrerebbe rispondere ad una strategia ben definita che porta le terme allo sfascio: non vorremmo infatti che l’obiettivo finale di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma e Comune di Salsomaggiore sia quello di liquidare le Terme – ha quindi ripreso Villani – L’ipoteca del Berzieri è infatti utile solo a tirare a campare in attesa che arrivi qualcuno che pagherà zero per portarsi a casa le due, Terme di Salso e Terme di Tabiano fuse”.
A concludere è quindi Barral, “E’ ora che, per salute pubblica e manifesta incapacità, il management di terme se ne vada ai Mari d’Oriente fermandosi, nel tragitto, a Fidenza, per scaricarci Tedeschi”.

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