“Il ministro Gelmini deve dire la verità”

09/03/2009

«Le famiglie italiane hanno fatto una scelta chiara e, continuando a prediligere i percorsi formativi più consolidati (in particolare il tempo pieno e il tempo prolungato), nell’iscrizione dei propri figli alla scuola primaria, hanno bocciato categoricamente il ministro Gelmini il cui progetto di riordino del sistema scolastico si incentra, all’opposto, sul ridimensionamento degli orari scolastici e nei tagli indiscriminati ai finanziamenti per la didattica e per il personale docente e ausiliario».
Questo il commento dell’onorevole Carmen Motta, dopo la diffusione dei dati sulle iscrizioni dei bambini alle prime classi della scuola primarie.
«A Parma, infatti – sottolinea Motta – dei 3366 alunni iscritti al primo anno di scuola primaria solo il 4,5% ha optato per il modulo a 24 ore (quello sponsorizzato dal ministro) mentre oltre il 52% delle iscrizioni riguarda il modulo a 40 ore (tempo pieno); la restante parte ha scelto, per il 23,5 % il modulo a 30 ore, e per il 20% il quello a 27».
«Anche nella nostra provincia, a causa dei tagli del Governo, molte famiglie non potranno vedere accolta la propria richiesta e dovranno scegliere un altro modulo didattico. Il ministro Gelmini ha il dovere di dire la verità: le scelte delle famiglie saranno rispettate? Sono mesi che il Partito Democratico, nelle Aule parlamentari, denuncia questa situazione – ha concluso Motta – ora chiediamo con forza e con urgenza che il Ministro faccia chiarezza».

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