“Vittoria sofferta, figlia del carattere della squadra”

18/03/2009

(si ringrazia fcparma.com per la collaborazione)

Stefano Morrone, stasera avete vinto il primo dentro o fuori…
“Da qui alla fine della stagione sono tutte partite dentro o fuori: abbiamo realizzato un gol voluto, cercato; siamo contento perché è arrivato in una giornata in cui tutte le altre dirette concorrenti non hanno vinto, perciò noi siamo là.”

Lei che era in campo, come giudica l’azione che ha portato al gol e cosa è successo vicino all’assistente dell’arbitro?
“Sul cross di Cristiano Lucarelli Leon è arrivato con un tempismo perfetto ed ha calciato: probabilmente l’assistente ha pensato che il tiro fosse stato deviato da uno di noi, ma poi quando si è consultato con l’arbitro, che aveva visto il tocco di un giocatore del Mantova, ha deciso di convalidare la rete.”

Lei era li vicino: cosa ha visto?
“Prima di parlare lo vorrei rivedere, ma sono quasi convinto che le cose siano andate come poi ha giudicato l’arbitro: io non so se ero in fuorigioco, e se sì se era attivo o passivo, fatto sta che l’ultimo tocco ci è parso di un giocatore del Mantova.”

Poi le proteste hanno portato l’arbitro a concedere il gol dopo averlo annullato…
“A noi è sembrato che ci stese per essere tolto qualcosa ancora una volta, dopo tante altre volte in questa stagione, ma ognuno fa il proprio gioco: noi avevamo visto una cosa giusta e perciò abbiamo protestato. Credo che alla fine l’assistente dell’arbitro sia stato bravo a ritornare sui suoi passi ed a convincere l’arbitro a convalidare la rete.”

Avete disputato la stessa seconda frazione di gioco della gara contro il Treviso, solo che l’altra volta vi avevano annullato una rete, mentre questa volta è stata convalidata…
“Sì: sono tutte partite difficili, quella contro il Treviso come quella di oggi. Se giochi contro squadre ostiche come il Mantova, che si chiudono spesso, e puntano alle ripartenze, non è facile giocare a calcio.
Stasera i giocatori del Mantova erano venuti qui a fare la loro partita, soprattutto perché questa squadra era stata costruita ad inizio stagione per disputare un altro tipo di campionato rispetto a quello che stanno conducendo.
Probabilmente il fatto di dover lottare per il vertice e poi trovarsi a lottare nelle zone basse di classifica ha fatto sì che il Mantova venisse al Tardini a chiudersi. Sapevamo che stasera avremmo disputato una gara diversa da quella di Empoli, perché i toscani concedevano molto più spazi di quelli che abbiamo avuto a diposizione in questa gara.
Il Mantova stasera ci ha aspettato nella sua metà campo, sperando che noi ci saremmo aperti un po’. Sono stati in grado di orchestrare qualche contropiede, ma nulla di più.
Quando le squadre vengono al Tardini per chiudersi, è difficile fare tanto gioco, soprattutto se non si riesce a trovare il colpo decisivo al più presto.”

Stasera, complici i risultati degli altri campi, avete fatto un bel salto in avanti…
“Abbiamo raggiunto una vittoria sofferta, figlia del carattere di questa squadra, perché senza carattere questa partita non l’avremmo mai vinta.
Il gruppo l’ha voluta a tutti i costi, ed il caso ha voluto che sia arrivata in una giornata in cui tutte le altre squadre si sono fermate.
Bisogna guardare avanti, a Trieste, dove già sabato ci aspetta un altro scontro diretto. La Triestina viene da due sconfitte consecutive, perciò noi dovremo giocare a viso aperto anche a casa loro, cercando di portare a casa tre punti.”

Il Presidente del Mantova voleva addirittura ritirare la squadra, a suo dire per le troppe pressioni all’assistente: Cosa risponde da capitano del Parma?
“Rispondo che a questo punto anche noi allora avremmo dovuto ritirare la squadra dieci giorni fa contro il Treviso, perché c’erano due gol regolarissimi annullati.
Credo che nell’arco di tutta la stagione, finora, al Parma sia stato tolto tanto. Vorrei rivedere il gol prima di parlare, ma se il pallone scagliato da Leon è stato effettivamente toccato da un calciatore del Mantova come sostiene l’arbitro, allora la rete è valida.
Se, invece, il pallone è stato deviato da un giocatore del Parma e l’arbitro ha sbagliato a valutare, può capitare.
E’ successo tante volte anche al Parma, e detto questo ognuno è libero di poter fare le proprie dichiarazioni.”

C’ è qualche aspetto psicologico da migliorare nell’approccio alla partita?
“Prima della gara ci si dice sempre che vogliamo partire forte e mettere sotto tutti gli avversari. Poi a volte capita che chi viene a Parma viene a disputare la gara della vita o abbia un marcia in più, però noi giochiamo sempre cercando di non concedere molto agli avversari.”

Con Manzoni e Paloschi in curva pace fatta con i tifosi?
“Credo che alla fine, per il bene di tutti, bisogna fare sempre il tifo per il Parma: si possono sbagliare tiri o cross, come per esempio è successo a me stasera, e dalla curva possono partire fischi o applausi, però bisogna continuare a rimanere uniti, perché le partite in casa vanno vinte tutte.
Vogliamo l’aiuto della gente e vogliamo che in casa ci sia lo stadio pieno, perché abbiamo bisogno del nostro pubblico.”

Nonostante tutto, tre punti importantissimi…
“Se devo essere sincero sono più contento del risultato di stasera che di quello di Empoli, perché la squadra in una serata non facile è riuscita a trovare tre punti fondamentali con un gol voluto a tutti i costi.
Magari ad Empoli abbiamo disputato una delle partite più belle di tutta la stagione, però stasera abbiamo portato a casa tre punti forse decisivi in questo rush finale.”

Sabato a Trieste vi aspetta un’altra finale…
“Quella di sabato potrebbe essere una partita da tripla, però credo che il cammino del Parma ed il ruolino di questi ultimi due mesi parlano chiaro: noi non ci fermiamo mai, siamo sulla strada giusta, e prendiamo tutto quello che di buono sta creando questa squadra, con tanta voglia di fare.
Per questo credo che un elogio vada fatto a tutti i giocatori e a tutto lo staff.”

Lei rientrava dopo un infortunio: è ritornato definitivamente il Morrone di prima dell’infortunio?
“Quella di stasera è stata la terza partita dopo l’infortunio: Treviso, Empoli e Mantova sono stati tre banchi di prova. Sicuramente si può fare meglio, sia come singoli che come gruppo, però credo che alla fine ogni partita abbia una storia a sé.”

Il Livorno ha pareggiato, il Bari anche, il Parma ha vinto. Siete secondi: che effetto fa?
“Abbiamo toccato la vetta solo a Natale, ma era condivisa con altre quattro squadre, quindi essere là dopo una lunga rincorsa non deve essere un punto di arrivo ma un punto di partenza, perché noi vogliamo questo obiettivo con tutte le nostre forze e lavoriamo tutti i giorni intensamente per riprenderci quello che abbiamo perso in malo modo nella passata stagione.”

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