“Crisi del settore edilizio di Parma, servono soluzioni”

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06/04/2009
h.16.00

Continuiamo a ritenere difficile e pesante la crisi del settore edilizio-immobiliare a livello nazionale, ma in particolare a Parma per il peso del settore nel sistema economico locale: la situazione richiede determinazione amministrativa nelle azioni da intraprendere e vere risorse da mettere in campo, adeguando le previsioni di bilancio comunale alle nuove esigenze imposte dalla crisi.
Negare l’evidenza e sottovalutare il problema, come fa l’amministrazione comunale della città, è cosa grave e preoccupante.
Il pacchetto proposto dall’Ass.re Manfredi, per il settore edilizio-urbanistico, come abbiamo già denunciato, è inefficacie: fa proposte non attuabili nell’immediato, altre modificano di pochissimo quanto già in vigore, non incide sulle reali problematiche, non destina risorse. Se questo è ritenuto il possibile, davvero c’è da preoccuparsi.
Noi siamo convinti che occorra invece fare molto di più.
Diversa e concreta al contrario la strada presa dalle associazioni produttive di sostenere il credito, elemento vero di criticità, attraverso il ri-finanziamento dei consorzi di garanzia per i fidi alle imprese. Il Comune è stato a guardare.
Sulla questione degli oneri alle Imprese, riferiti ai contributi di costruzione, bisogna fare chiarezza, Assessore: la contribuzione per realizzare scuole, centri per anziani, strutture per l’infanzia, impianti sportivi ed ogni altra opera pubblica necessaria alla collettività è già prevista per legge, e deve essere versata regolarmente: nessuna Impresa pensiamo si sottrarrà all’obbligo.
Quello, Assessore, di cui stiamo parlando sono gi extra-oneri imposti dalla Giunta Comunale, vera nuova tassazione che va a gravare sulle Imprese, che incrementerà i costi di costruzione e quindi il prezzo delle case. Tale imposizione era ed è un ricatto perché condizione obbligata per vedere le aree inserite nel POC, e quindi renderle effettivamente edificabili. Questo per coprire gli ammanchi di un bilancio comunale senza senso, fuori dal tempo, che favoleggia di opere pubbliche, spesso neanche necessarie, senza avere reali disponibilità di risorse.
Lo svantaggio sarà per i cittadini, per le giovani coppie, per coloro che cercano casa, che vedranno aumentare di nuovo il prezzo delle abitazioni, sempre più gravate di costi. Solo il Comune di Parma si è permesso di fare questo, e non è primato di cui andare tanto fieri.
Non siamo, come fa l’Ass.re Manfredi, alla ricerca del piccolo plauso di circostanza, ricerchiamo invece soluzioni di governo utili per la città.
Le nostre proposte sono chiare, fattibili e vanno in una direzione precisa: favorire l’edilizia convenzionata, per offrire al mercato abitazioni a prezzi più bassi, e agevolare la realizzazione di interventi mirati al risparmio e all’adeguamento energetico degli edifici elemento fondamentale per far dirigere risparmi ed investimenti sul settore casa.
Per questo proponiamo:
– portare l’esenzione del contributo di costruzione per l’edilizia convenzionata al massimo consentito (80%), vincolando il provvedimento alla riduzione del prezzo di vendita a mq. a beneficio degli acquirenti.
– introdurre una reale e non fittizia agevolazione per l’adeguamento energetico delle abitazioni nuove e di quelle esistenti, applicando la norma regionale prevista per l’esenzione del contributo di costruzione.
– Aderire da parte del Comune alle diverse proposte di ri-finanziamento dei consorzi fidi per il sostegno al credito per le imprese.
Resta assolutamente inaccettabile che gli extra-oneri, difficili da introitare nel bilancio in corso stante la crisi di mercato, siano imposti anche all’edilizia convenzionata. La programmazione urbanistica sia subito orientata verso la rigenerazione e il recupero dei quartieri di scarsa qualità edilizia, come fanno le amministrazioni più accorte.
In ogni caso è necessario mettere mano urgentemente ad una manovra di variazione di bilancio in grado di finanziare provvedimenti anti-crisi, in quanto tuttora non esiste ancora alcuna atto vero ed alcuna risorsa economica decisa dalla Giunta.

Parma, 06.04.2009

Massimo Iotti
Giorgio Pagliari

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