“Venerdì incontreremo la squadra più in forma”

08/04/2009

(si ringrazia fc.parma.com per la collaborazione)

Damiano Zenoni, questa per il Parma è la fuga decisiva?
“Non parlerei di fuga decisiva: è ancora presto in quanto abbiamo molte partite ancora da disputare. Abbiamo un discreto vantaggio sulle inseguitrici e questa è una buona cosa, ora dobbiamo tenere questo ritmo fino alla fine.”

Questo è un Parma che viaggia a doppia velocità contro le grandi in trasferta, ma che fatica un po’ di più in casa con le piccole: come mai?
“Questo non sappiamo spiegarlo neanche noi, ma c’è da dire che è la verità, perché le partite dicono questo. Le cosiddette piccole giocano al Tardini molto chiuse e per noi diventa difficile trovare e creare varchi nei loro muri difensivi, mentre quando giochiamo in trasferta con le grandi giochiamo a viso aperto e riusciamo a dare il meglio delle nostre potenzialità.
Venerdì incontreremo l’Ascoli che penso sia la squadra che sta facendo meglio in questa seconda parte del campionato, speriamo di non incontrare le stesse difficoltà che abbiamo avuto nelle scorse gare interne.”

Il 3-5-2 sembra il sistema di gioco che meglio rende equilibrata la squadra: è d’accordo?
“Non penso che l’equilibrio tattico sia dovuto al sistema di gioco utilizzato: forse abbiamo trovato quella compattezza che ci è venuta meno nella prima parte del campionato.
Abbiamo giocato bene anche a quattro, questo è un periodo buona forma di tutta la squadra e di questo ne beneficiano i singoli. Speriamo di reggere così fino alla fine.”

Finora, lei è stato il giocatore più costante, nel rendimento, della squadra…
“Sto bene fisicamente, l’annata è buona per me e per tutta la squadra. Sono contento che stia facendo bene, ma l’importante è che tutta la squadra giochi a buoni livelli ed ottenga i risultati sperati.”

Si diceva che le sue buone prestazioni fossero legate al 3-5-2, mentre in realtà ha giocato in modo soddisfacente anche con la difesa a quattro…
“L’anno scorso, per una serie di motivi, più generici che personali, non siamo riusciti a fare buone prestazioni come quest’anno perché non siamo riusciti a trovare gli equilibri giusti.
Quest’anno abbiamo trovato la giusta armonia ed i risultati ci stanno dando ragione; poi, che si giochi a quattro o a cinque penso che sia indifferente o che cambi poco, il gioco è molto simile, a quattro in difesa bisogna solo stare più attenti nella diagonale mentre a cinque si è più sollevati da questo incarico. La chiave di lettura delle partita per me è sempre la stessa.”

Il Parma è andato a rete con diciassette giocatori ed è la squadra che ha segnato con più giocatori in rosa…
“Questa è di sicuro una cosa positiva: non possiamo puntare solo sui gol del bomber, ma è giusto che anche gli altri partecipino alla fase realizzativa, sfruttando così tutte le caratteristiche dei nostri giocatori.”

Adesso che Vantaggiato e Paloschi giocano più vicini è cambiato qualcosa per voi esterni?
“Non è cambiato molto proprio per quegli equilibri che abbiamo trovato. Questa nuova disposizione tattica giova in particolar modo a Vantaggiato che gioca più vicino alla porta e quindi riesce ad andare alla conclusione più spesso, e quando lo fa è sempre pericoloso.”

Anche l’Ascoli, come lo era due settimane fa il Piacenza, è una squadra che sta bene, ha fatto molti punti nell’ultimo periodo e ora è a ridosso della zona Play off…
“Il problema è proprio questo, venerdì incontreremo una squadra, l’Ascoli, che adesso è la più in forma del campionato, l’ha dimostrato nelle ultime otto partite vincendo quasi sempre.
Non sarà di certo facile, troveremo delle difficoltà e bisognerà riuscire a passare questa partita indenni, dobbiamo vincere, magari anche non giocando bene, ma l’importante è prendere i tre punti, questo consentirebbe un approccio diverso alla prossima trasferta a Livorno.”

C’è il rischio che la vittoria con il Bari faccia pensare che il più della fatica è stato fatto?
“Questo può succedere forse all’esterno della squadra, ma all’interno sappiamo che non è così perché in un mese la classifica può cambiare a stravolgere le gerarchie, l’abbiamo visto anche con il Livorno che fino a poco fa lottava per la testa della classifica e ora è staccato da noi di sette punti.
È ancora troppo presto, ci sono in palio da qui alla fine 27 punti, cerchiamo di guardare ad una partita alla volta.”

A suo parere, quando c’è stato il momento di svolta?
“E’ un periodo che stiamo giocando bene, ad un buon livello, abbiamo raccolto risultati pieni anche quando non ce lo si aspettava.
Mi è venuta in mente, per esempio, la partita con il Brescia vinta in casa, nella quale siamo riusciti a portare a casa tre punti.
Queste sono partite che danno la consapevolezza della propria forza, che si vincono anche quando magari non si è giocati benissimo.
Con questa fiducia, abbiamo via via accumulato ottime prestazioni ad Empoli, Trieste e Bari che hanno fruttato molti punti, quindi penso che uno dei punti di svolta del nostro campionato sia proprio la partita con il Brescia, vinta con qualche demerito ma nella quale abbiamo dimostrato che anche non giocando benissimo siamo riusciti a conquistare tre punti importanti.”

Quando le cose non andavano benissimo, era dovuto più ad un problema mentale o di equilibri?
“Penso che i problemi sia venuti più per motivi di equilibri che per motivi mentali, siamo partiti non bene e siamo cresciuti partita dopo partita, ora stiamo raccogliendo i frutti del lavoro fatto.”

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