In arrivo la Cantina dei Musei del Cibo

20/05/2009
h.11.20

Un grande passo per lo sviluppo del circuito museale della provincia di Parma, il progetto di un nuovo museo dedicato ai prodotti tipici del territorio.
A chiudere il cerchio, o meglio ad unire i poli del circuito museale già esistente, arriva la Cantina dei Musei del Cibo: la scelta di non chiamarlo semplicemente Museo del Vino, deriva dalla volontà di comunicare il profondo legame che unisce i prodotti tipici dello stesso territorio.
Nella Sala delle Capriate della Rocca di Sala Baganza, alle 17.30 di domenica 24 maggio, verrà presentato il progetto preliminare, elaborato, grazie al sostegno economico della Camera di Commercio di Parma, dallo Studio Bordi-Rossi-Zarotti per conto dell’Associazione dei Musei del Cibo. Attraverso una proiezione multimediale di particolare suggestione verrà presentato il percorso espositivo, collocato negli affascinanti spazi della ghiacciaia e delle cantine farnesiane, poste nei sotterranei della Rocca.
Un’azione che porterà beneficio a tutto il territorio parmense: i Musei del Cibo infatti non sono soltanto strumenti di diffusione di cultura e tradizione, ma anche strutture turistiche e, come tali, hanno la grande potenzialità di portare risorse sul territorio.
La scelta di realizzare questo nuovo museo a Sala Baganza, conferma e rafforza il rapporto quasi simbiotico “prodotto-territorio d’origine”: tutti i Musei del Cibo infatti sono collocati in provincia, in quelle zone che storicamente si contraddistinsero per la lavorazione dei rispettivi prodotti.

I Musei del Cibo della provincia di Parma sono un circuito dedicato ai prodotti tipici del territorio parmense. Ne fanno parte: il Museo del Parmigiano–Reggiano a Soragna, il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma, a Langhirano, il Museo del Salame a Felino. E’ in corso di allestimento il Museo del Pomodro alla Corte di Giarola, presso Collecchio.
Luoghi di fonti e racconti di grande fascino, i Musei del Cibo si offrono come centri dell’accoglienza, dell’esperienza dei sensi e di approfondimento della cultura dei prodotti tipici del territorio, perché non se ne perdano storia e tradizioni.

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