Un silenzio clamoroso e inquietante su PGE

Filippo Greci, presidente del Movimento dei Nuovi Consumatori

Lo scandalo denunciato dal Movimento dei Nuovi Consumatori sulle notifiche seriali false di Parma Gestione Entrate ha dell’incredibile per quanto sarebbe grave e spudorato (leggi “Conferenza stampa clamorosa dei Nuovi Consumatori: “PGE non notifica a casa tutte le multe. I messi truffatori vadano a costituirsi alla Guardia di Finanza”). A distanza di cinque giorni dalla diffusione della notizia nessuna smentita è ancora arrivata nè da parte del Comune di Parma, nè da parte del Parma Gestione Entrate, nè da parte delle società appaltatrici del servizio. E pensare che basterebbe poco, se fosse possibile, per smontare tutto, trattandosi di meri riscontri documentali. Un silenzio che dice tanto, forse tutto.

Ma ancora più clamoroso è silenziatore che la città sta provando a mettere su questa vicenda. A fronte di accuse così gravi e di decine di testimonianze dirette di cittadini che ci hanno messo la faccia (in vita mia mai avevo visto persone comuni così sicure e determinate nel denunciare reati davanti a giornalisti e telecamere), non un consigliere comunale di maggioranza e di opposizione, nè un partito, nè un movimento, nè un sindacato, nè un’associazione, nè un’associazione di categoria nè di consumatori ha scritto una (una che fosse una!) riga sulla vicenda nè sulla stampa… nè su Facebook. Un silenzio non può non sembrare il tentativo di far cadere nel vuoto la denuncia, di spegnere la notizia. Non saprei dare altra spiegazione, se non ipotizzarne di altre molto inquietanti. Gli unici che sono interventi sono due politici il cui ambito giurisdizionale è fuori dalla città di Parma, ovvero il consigliere regionale Fabio Rainieri della Lega Nord e il Senatore del Pd Giorgio Pagliari.

L’unico in città che ha reagito di fronte a questa vicenda è stato l’assessore al Bilancio Marco Ferretti che ha subito avviato una procedura di verifica interna. Dovrebbe essere un atto dovuto il suo, ma a giudicare dal contesto omertoso oggi non appare più così scontato. Ferretti è l’unico che salva la faccia, insieme, naturalmente, al Presidente del Movimento dei Nuovi Consumatori Filippo Greci che ha inchiodato al muro PGE.

Alla denuncia di Greci (oltre alle forze dell’ordine) risponde quindi solo uno, Marco Ferretti, il “nemico” di sempre, quello della battaglia durissima di mesi, se non di anni, su multe, autovelox, varchi, titoli riscossivi e legittimità di PGE, e chi più ne ha più ne metta. Se Ferretti fosse non solo la persona in buona fede che è ma anche un politico astuto, andrebbe a stanare Greci chiedendogli collaborare col Comune di Parma nell’indagine interna. Disarmerebbe il nemico e dimostrerebbe a tutta la città di non avere nulla da temere in modo ancora più esplicito di quanto non stia già facendo. Ma non lo farà, perchè la furbizia politica non è di questa giunta.

Chissà che crisi di identità avrà Greci il giorno che Ferretti non dovesse essere più assessore e tornasse a tempo pieno all’Università. Già ce lo vedo il Presidente del MNC affranto con le mani sulla testa, accasciato sulla scrivania vuota attorniato dai suoi più stretti collaboratori che cercano di consolarlo.

Quella scena mi ricorda il memorabile colloquio della serie televisiva Sandokan tra il colonnello Sir William Fitzgerald e Sir James Brooke, il Rajah Bianco di Sarawak, quando credevano che la Tigre della Malesia fosse stata uccisa: “Sir James, sembra quasi che la scomparsa di Sandokan la rattristi“. Brooke gli rispose: “Colonnello, è difficile da spiegare, e ancora più da capire. Sì ho vinto, ma in me manca qualcosa. Avete provato a vivere degli anni della vostra vita sapendo di avere un nemico, un nemico mortale. A passare notti e notti senza dormire, ad impegnare tutto il vostro coraggio, la vostra intelligenza, la vostra anima per una causa. Sandokan e io siamo stati l’uno contro l’altro per così tanto tempo che ora che lui è morto è come se una parte di me fosse morta“.

Andrea Marsiletti

lombatti_mar24