Il Pd cittadino clona i partecipanti agli eventi nelle foto, come nell’Urss di Stalin!”… calma, andiamoci piano con i paragoni

Incontro con Fabrizio Barca: foto pubblicata dal Pd cittadino

Sabato il M5S ha rilanciato con un tweet la foto pubblicata dal Pd cittadino sulla propria pagina ufficiale di Facebook relativa l’incontro organizzato dai democratici di Parma con Fabrizio Barca. Il M5S scrive: “Il PD di Parma clona i partecipanti agli eventi… segui le frecce #epicfail“. L’accusa è quella di un incremento falso delle presenze in sala, considerato che nella foto alcune figure risultavano doppie.

pdparmaIl post esultante del Pd, “pubblico fittissimo”, rendeva la cosa ancora più grottesca.

Subito qualcuno ha gridato allo scandalo, evocando le manipolazioni tipografiche dell’Urss di Stalin.

Calma, ragazzi, calma, con i paragoni. Se vogliamo apriamo il dibattito, rimettiamo tutto in discussione, puntiamo l’indice contro gli eccessi sovietici e i metodi talvolta un pò sbrigativi ma, per piacere, non bestemmiamo in chiesa con dei paragoni che non stanno nè in cielo nè in terra.

Suvvia, da una parte c’è una Rivoluzione storica di Popolo oppresso che ha cambiato la Storia dell’Umanità e portato la Russia da Stato medioevale a superpotenza mondiale, dall’altra un partito locale di perdenti che sono vent’anni che alle elezioni comunali la città gli dà dei calci nei denti.

Da una parte c’è il sogno di una “società nuova” che ponesse fine allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dall’altra un partito che in città non è in grado di esprime non dico una proposta ma una sola posizione su qualsiasi tema locale (vedi, ad esempio, quello della Ti-Bre) e tantomeno nazionale. Se si fa mente locale, si realizza che il Pd cittadino non ha mai preso una, che fosse una, posizione su alcuna delle riforme o atti del Governo Renzi. E si comporta in questo modo per quieto vivere e in una logica tutta autoreferenziale di nascondimenti, paraculismi e di equilibri tra i 100 militanti che sono rimasti, rinunciando di fatto alla funzione stessa di un partito che dovrebbe essere un centro di elaborazione politica e una catena di trasmissione delle idee. In questo contesto informe e privo di identità, come sempre, c’è sempre l’eccezione di qualità, la mosca bianca, in questo caso una lepre, rossa, maoista: Massimo Rutigliano. Anche lui immortalato nella foto incriminata, pensieroso, in disparte, a sinistra.

leninCerto, lo stalinsimo ha inciso sull’iconografia ufficiale sovietica manipolando delle immagini, è innegabile. Ma eliminare dalla foto di un comizio storico di Lenin un infame come Trotsky che Gramsci definirà “la puttana del Fascismo” è sì una modificazione dei fatti ma al tempo stesso significa preservare per gli anni a venire quel momento rivoluzionario che la presenza di un traditore della causa bolscevica (non me ne voglia il compagno Pietro Previtera) avrebbe contaminato per sempre. Triste e miserabile sarebbe stato, al contrario, “taroccare” con Photoshop, in modo per di più grossolano, una foto per riempire la sala di un incontro di Fabrizio Barca promosso dal Pd di Parma. Fabrizio Barca chi? Anche se quella sala fosse stata vuota non sarebbe importato a nessuno.

La spiegazione che mi è stata data dai democratici di Parma è che quella foto è il risultato di una modalità fotografica panoramica del cellulare riuscita male. “Non c’è alcun dolo” assicurano. Non sono un esperto fotografo, assumo per buona questa giustificazione.

Comunque, mettendo da parte le foto esibite dal Pd di Parma che, almeno in questa occasione, sono da guardare con una certa circospezione, la presenza all’incontro con Barca è stata alta, con più di cento persone. Il numero deriva dal conteggio delle facce nella foto pubblicata sulla Gazzetta di Parma che presumiamo non sia stata taroccata.

Anche perchè questo è un giornale che si farebbe un pò fatica ad ascrivere tra le testate bolsceviche.

Andrea Marsiletti

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