Accordo per la qualità dell’aria, Parma aderisce

16/10/2009
h.16.50

E’ stato firmato a Bologna, tra Regione, Province e Comuni con più di 50 mila abitanti l’ottavo accordo per la qualità dell’aria, che, con l’obiettivo di combattere l’emergenza smog a tutela della salute dei cittadini e si concentra sulle pratiche di blocco del traffico e le misure strutturali per favorire il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile.

LE MISURE DI LIMITAZIONE DEL TRAFFICO – Ripartono dall’1 novembre 2009 e sono attive fino a tutto il mese di marzo 2010, nei mesi considerati più a rischio di smog. In questo periodo è previsto lo stop dal lunedì al venerdì della circolazione dei veicoli più inquinanti e, dal 7 gennaio, il blocco totale ogni giovedì dalle 8,30 alle 18,30. Sono esclusi i veicoli elettrici, ibridi, benzina e diesel purché conformi alle direttive euro 4 ed euro 5, a gas metano e gpl, in car pooling o car sharing e i diesel se con filtro antiparticolato.

PROVVEDIMENTI STRUTTURALI – Gli accordi sono stati fin dall’inizio accompagnati da provvedimenti strutturali destinati a incidere nel medio periodo. Tra il 2001 e il 2010 la Regione ha investito e investirà per la mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento urbano oltre 610 milioni di euro. In particolare i finanziamenti regionali nel triennio 2007-2010 ammontano a quasi 381 milioni di euro (a fronte di una spesa complessiva di quasi 439 milioni di euro) per diverse misure: dal rinnovo del parco autobus all’acquisto di materiale rotabile, dal potenziamento della mobilità ciclistica e dell’intermodalità alla riduzione dei consumi energetici in campo civile e produttivo.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, dal 2001 al 2008 i bus a metano sono passati dal 2% al 18%, mentre i diesel sono scesi dal 95% al 60%. Fino ad oggi le Aziende di trasporto regionali hanno acquistato 1.424 nuovi bus grazie a un contributo regionale di 170 milioni di euro, rinnovando circa il 43% del parco circolante, ed entro il 2010 oltre 30 milioni di euro consentiranno l’acquisto di ulteriori 150 autobus e filobus ecologici.
Inoltre, comincia ad essere operativo il sistema di tariffazione integrata regionale della mobilità ferro-gomma, con l’estensione progressiva al 2010 a tutta la regione e l’integrazione con il car sharing e il bike sharing .
Parma sposando il progetto regionale STIMER denominato “Mi Muovo”, mediante TEP ha emesso due nuove tipologie di abbonamenti integrati annuali, ordinario e per studenti, a favore di tutti i cittadini residenti che si recano abitualmente fuori Regione.
Sul fronte delle auto, a tutt’oggi sono oltre 20 mila i veicoli a benzina (dai pre-euro fino agli euro 4) convertiti a gpl o a metano e l’azione proseguirà a fronte delle risorse stanziate nell’Accordo appena siglato. Oltre ai 507 veicoli che a Parma hanno usufruito dell’incentivo regionale, i veicoli riconvertiti per il tramite del Comune di Parma, che dal 2001 è Città capofila dell’iniziativa nazionale ICBI (Iniziativa carburanti a basso impatto ambientale), ammontano a 82.924 unità in 629 Comuni che hanno invece usufruito di apposito finanziamento ministeriale.
Le piste ciclabili, nei 13 Comuni con più di 50 mila abitanti, hanno raddoppiato la loro lunghezza passando dai 676 km del 2001 ai 1.149 chilometri del 2008. Oggi a Parma i Km di piste ciclabile sono circa 96.
Anche l’attuazione del Piano energetico regionale ha determinato risultati importanti e si pone ancora al 2010 forti obiettivi di risparmio di energia e sviluppo di fonti rinnovabili, con relativo calo di emissioni inquinanti in atmosfera. Ne è esempio il bando 2008 alle imprese che ha finanziato 133 progetti, volti soprattutto al fotovoltaico e all’efficienza energetica dei processi produttivi e degli edifici, con un risparmio di energia stimato all’anno di 20.737 tonnellate equivalenti di petrolio e di 48.110 tonnellate di CO2. I risparmi di energia più consistenti si avranno grazie alla certificazione energetica di tutti i nuovi edifici e allo sviluppo di oltre 40 aree produttive ecologicamente attrezzate in regione.
Infine, per il rinnovo delle centraline di monitoraggio – in linea con la nuova Direttiva europea 2008/50/CE che prevede la rilevazione anche dei livelli delle polveri ultrafini (pm 2,5) – la Regione ha stanziato 4 milioni di euro dal 2006. La nuova rete è ormai attiva in tutto il territorio e hanno iniziato i rilevamenti dal 2009. L’Emilia-Romagna è la prima regione italiana a essere in regola con quanto previsto delle norme europee e dal prossimo anno disporrà dei dati per i raffronti.

L’ACCORDO – Oggi giungono segnali incoraggianti da parte degli Enti e degli Istituti di controllo e monitoraggio della qualità dell’aria. Oltre alla progressiva riduzione delle concentrazioni degli inquinanti, dall’11a conferenza nazionale delle “Agenzie Ambientali” tenutasi a Roma il 2 aprile 2009, arriva un messaggio chiaro: “il miglioramento della qualità dell’aria negli ultimi sette anni, ma in particolar modo degli ultimi tre, sembra non essere legato a fattori meteorologici, che determinano stagnazione, diluizione o rimozione di PM10, ma sicuramente è il risultato di una combinazione di concause, fra cui certamente il ricambio tecnologico in corso, così come le politiche di riduzione delle emissioni inquinanti messe in atto a scala locale, regionale, di bacino padano e nazionale”.
Dal 2002 (prima firma di un accordo per la qualità dell’aria in Emilia-Romagna) l’accordo per la qualità dell’aria ha registrato importanti risultati: le polveri sottili pm 10 sono calate del 15%, con una riduzione del 20% degli sforamenti dei limiti previsti dalla normativa europea, nonostante il clima abbia registrato negli anni una diminuzione delle piogge e del vento, e tra il 2002 e il 2008 sono diminuiti anche gli altri inquinanti: biossido di azoto – 11%, benzene – 51% e monossido di carbonio – 73%.
L’accordo regionale 2009-2010 per la qualità dell’aria – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente del Comune di Parma Cristina Sassiè stato sottoscritto da tutti i comuni capoluogo della nostra Regione: è importante, infatti, che ci sia unanimità d’intenti nel contrastare gli effetti degli agenti inquinanti. Parma ha proposto e rilanciato il ruolo significativo e innovativo delle biocompensazioni, destando l’interesse dell’Assessore Lino Zanichelli.
La nostra è un’azione su più fronti: dall’innalzamento dell’offerta dei servizi alternativi all’auto di proprietà, passando attraverso gli incentivi per il cambio di autotrazione da benzina e gasolio a gpl e metano, fino ad arrivare ai boschetti di biocompensazione previsti lungo le tangenziali, dopo i primi cento alberi piantumati in via Montebello lo scorso autunno
”.
Quest’ultimo intervento si affianca alle misure tese a ridurre le emissioni e si è reso necessario al fine di agire sulle forme di assorbimento post-emissione e di cattura degli inquinanti comunque emessi dalle attività umane. Il Piano comunale di qualità dell’Aria, approvato dalla Giunta nel mese di agosto, ricomprende tale innovativo intervento con l’obiettivo di potenziare la funzione biocompensativa e di mitigazione degli inquinanti e delle isole di calore da parte del verde.

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