Fidenza, scontro sulle società partecipate

02/11/2009

In risposta al comunicato diramato il 30 ottobre dall’Ufficio stampa municipale mi preme sottolineare che, purtroppo, la Giunta non sa neanche di cosa si occupano le società partecipate del Comune. La società San Donnino Multiservizi srl, infatti, non eroga l’acqua potabile nel Comune di Fidenza. La gestione di questo servizio è passata, a partire dal 1 ottobre 2008, alla società pubblica Emiliambiente Spa, le cui responsabilità, in ogni caso, terminano all’altezza del contatore.
Il caso della scuola Ongaro-Cremonini, che ho sollevato recentemente, è un evento molto particolare e non c’entra nulla l’acquedotto né la sua gestione. In un controllo presso la scuola, e ribadisco non presso l’acquedotto, è stata riscontrata la presenza di un batterio, la Pseudomonas Aeruginosa, che non si può certo liquidare, come semplice “impurità”.
Venerdì 30 ottobre a scuola è comparso, finalmente, un cartello in cui si informa che l’acqua è potabile e lo è sempre stata. Mi fa piacere apprendere questo, vuol dire che la nostra segnalazione è servita a qualcosa. È innegabile, comunque, che molti genitori, per il fatto che da un mese si beve solo acqua minerale in bottiglia, si sono preoccupati proprio per la mancanza di chiarezza nella comunicazione. Nel futuro spero che non si ripresentino più casi di totale disinformazione dei cittadini come questo, soprattutto su temi così delicati.
Per quanto riguarda la mia permanenza alla presidenza della San Donnino Multiservizi devo dire che il mandato nelle società partecipate non scade in coincidenza con le elezioni amministrative e che, comunque, mi sono incontrato il 10 luglio scorso con il vicesindaco Stefano Tanzi. Ero pronto a rassegnare le mie dimissioni, visto il cambiamento nell’orientamento politico dell’Amministrazione comunale, ma mi è stato detto di rimanere al mio posto perché in quel momento non ci sarebbero state le condizioni per una mia sostituzione. Voglio precisare, inoltre, che il mio compenso è pagato dalla società la quale, pur essendo partecipata dal Comune, ha un bilancio proprio e che, grazie soprattutto all’impegno dei suoi dipendenti, è sempre stata in attivo. Negli ultimi sette anni ha versato al Comune in conto “affitto rete gas e acqua” ben 1.034.000 di euro all’anno.
Infine desidero esprimere un forte sentimento di solidarietà a Francesco Ghisoni per l’attacco subito; è evidente che chi ha scritto ed avvallato il comunicato della Giunta aveva perso il controllo di sé. Come si fa a non riconoscere l’impegno professionale e politico del dottor Ghisoni?

Adriano Fava
PD Fidenza

___
02/11/2009
h.15.00

La giunta comunale di Fidenza conosce bene le tante società partecipate costituite dalla sinistra per sistemare tanti compagni di viaggio e sa anche ciò che queste fanno e ciò non dovrebbero fare. In verità è il segretario del circolo PD di Fidenza che non si rende ancora conto della gravità della sua azione di cui continua a farsi vanto.
Il problema non è se oggi la San Donnino Multiservizi è o meno la fornitrice dell’acqua (anche se EmiliAmbiente è una società partecipata di San Donnino della quale il presidente di San Donnino deve, comunque, rendere conto al socio unico che è il Comune di Fidenza), il problema è che nella percezione della maggior parte dei fidentini questa è la funzione della nostra società di servizi e se il suo presidente convoca una conferenza stampa per dire che l’acqua non è potabile i fidentini hanno buona ragione di allarmarsi. In particolare se si tratta dell’acqua erogata dai rubinetti di una scuola elementare molto frequentata.
Fava esprime solidarietà a Ghisoni ma non è questi in discussione; riteniamo infatti le affermazioni del dottor Ghisoni discutibili sul piano scientifico ma non allarmanti; questi, infatti, non ha mai convocato una conferenza stampa come è avvenuto nel caso del presidente della San Donnino.
Che Fava abbia generato allarme sociale è dimostrato dal numero di genitori preoccupati presentatisi in questi giorni al punto amico per avere informazioni e dalla comparsa nei bagni della scuola di cartelli anonimi nei quali si affermava che l’acqua non era potabile. Così Fava si vanta di avere costretto l’amministrazione a fare ciò che normalmente non si fa in una città civile cioè scrivere sui rubinetti che l’acqua è potabile e che lo è sempre stata. Noi abbiamo sempre ritenuto che dai nostri rubinetti sgorgasse acqua potabile, il presidente della San Donnino, invece, ritiene un successo che, in virtù di una sua dichiarazione, questo debba essere “certificato” rubinetto per rubinetto.
Come lo stesso Fava afferma, questa amministrazione non è mai stata mossa dalla brama di occupare posti di comando; non è un caso infatti che nonostante l’opposizione ci abbia accusato di non lasciargli spazio nelle società partecipate siamo ancora nella condizioni di avere al vertice delle stesse quasi tutti rappresentati del Partito democratico.
Resta il fatto che anche nella sua replica da segretario del PD, il presidente della San Donnino rivendica il diritto di criticare l’amministrazione comunale di cui è rappresentante, reitera affermazioni allarmistiche, ma non consegna alcuna lettera di dimissioni. Questione di stile.

Stefano Tanzi vicesindaco – assessore ai lavori pubblici
Lina Callegari assessore all’istruzione

lombatti_mar24