Distretto Pomodoro, Ferrari confermato presidente

04/11/2009
h.14.00

Pier Luigi Ferrari guiderà l’associazione Distretto del Pomodoro da Industria anche nel prossimo biennio. La conferma del presidente uscente è arrivata nel corso dell’assemblea dell’associazione, che si è tenuta questa mattina nella sede della Provincia di Parma.
All’ordine del giorno c’erano un resoconto del primo biennio di attività, l’approvazione della programmazione del prossimo biennio, l’approvazione del bilancio e, appunto, l’elezione del presidente e del comitato di coordinamento (il “direttivo” dell’associazione), entrambi confermati.
La fiducia riposta nella mia persona risponde a un impegno che, dopo l’esperienza del primo biennio, deve continuare nella direzione di rendere sempre più coesa la filiera e ancora più forte il ruolo dell’Associazione del distretto, un distretto che ha tutte le caratteristiche per sviluppare al massimo la competitività ed essere punto di riferimento nel mercato.
Assumo questo ruolo conscio della responsabilità ma anche consapevole delle grandi opportunità che la realtà pomodoro può rappresentare
– ha detto Pier Luigi Ferrari dopo la rielezione -.Oggi abbiamo davanti una grande sfida: la sfida dei mercati domestici e internazionali. Sappiamo che a livello di Unione Europea abbiamo paesi temibili, come Spagna e Portogallo, e nei mercati internazionali abbiamo di fronte realtà come quella della Cina.
Ecco allora il bisogno di rendere coesa la filiera, naturalmente nel rispetto delle parti, sapendo che è una partita che riguarda tutti, che verrà meno la direttiva comunitaria sul disaccoppiamento e anche che le sfide del mercato si acuiranno. Nel mercato aperto dobbiamo lavorare al meglio perché il marchio che caratterizza le nostre aziende e i nostri produttori non solo venga difeso ma rilanciato e potenziato”.
Da Ferrari anche un riferimento all’educazione alimentare: “Cercheremo di favorirla al massimo, per far crescere la cultura del pomodoro nei più giovani”.
Numerosi gli interventi che si sono susseguiti nel corso dell’assemblea: univoco il riconoscimento del valore di un’esperienza come quella dell’Associazione del distretto. “Il distretto del Pomodoro da industria è un riferimento nazionale innovativo e vincente – ha spiegato Gabriele Canali, docente di Economia agraria all’Università del Sacro Cuore di Piacenza e consulente dell’associazione -. Questa esperienza ha fatto crescere la consapevolezza in tutti i soggetti: il sistema territoriale ha preso coscienza più profonda del suo essere un sistema che deve operare insieme”.
Apprezzamento e sostegno anche dall’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni: “Credo che questo sia un importante strumento di coesione territoriale della filiera. Giudico il primo biennio di attività molto positivo, per come l’associazione è stata impostata, per come ha lavorato e per i risultati prodotti.
Anch’io credo che questa esperienza abbia un valore che va oltre questo territorio: è un’esperienza di riferimento per l’Emilia Romagna ma credo che possa esserlo anche per altre realtà italiane. Qui ci sono “ingredienti” molto validi, a partire dalle due parole chiave che si sono scelte per l’associazione: leggerezza e sobrietà
”, ha osservato Rabboni, sottolineando l’interesse della Regione a una collaborazione continua e fattiva.
Nell’assemblea sono intervenuti anche gli assessori all’Agricoltura delle Province di Cremona, Gianluca Pinotti, di Piacenza, Filippo Pozzi, e di Mantova, Maurizio Castelli, il presidente del Consorzio interregionale ortofrutticolo Marco Crotti, Giuseppe Rodolfi in rappresentanza dell’Unione Parmense degli Industriali, Marcello Mutti in rappresentanza dell’Aiipa (Associazione italiana industrie alimentari), il segretario generale della Camera di commercio di Parma Alberto Egaddi, il presidente di Ainpo (Associazione interprovinciale produttori ortofrutticoli) Filippo Arata.

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